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Alla vigilia avrebbe firmato per un podio in Argentina, oggi Andrea Dovizioso sembra più arrabbiato che contento. Buon segno: significa che adesso la Ducati permette a Dovi di giocarsela ancora più che in passato.
«Se penso a quelle che erano le mie aspettative, sono contento, porto a casa un podio importante. Non sono però soddisfatto di come è andata la gara, non come ci aspettavamo, non sono riuscito a fare quello che avrei voluto fare con Valentino. Lui aveva una gomma differente dalla mia, ma è stato bravo: la mia soffice posteriore è calata troppo. Márquez qui era a un altro livello, ho portato a casa un podio importante».
Con il senno di poi, avresti cambiato tattica, avresti spinto di più in altri frangenti?
«No, alla fine non giravamo particolarmente forte, ma non ho potuto replicare a Valentino. Se avessi spinto di più all’inizio, l’avrei pagata dopo. Sono contento del risultato, ma non basta, dobbiamo studiare i dati: l’obiettivo era salire sul podio, ma dobbiamo fare meglio».
Ti preoccupa il distacco che vi ha inflitto Márquez ?
«Non più di tanto: lui qui va fortissimo, e nel 2018, se non fosse successo tutto quel casino, ci avrebbe rifilato 30 secondi. Non mi voglio focalizzare sul distacco da lui: è riuscito ad andare subito via e ha gestito. Mi scoccia di più che potevamo fare secondo e invece ho fatto terzo. Quando c’è troppa differenza con un pilota, è inutile che pensi a lui: nel 2018 e negli anni scorsi avevo perso troppi punti importanti in alcuni GP, mentre questa volta sono salito sul podio».
A un certo punto sulla tabella ti hanno segnalato Rins: come mai?
«Con la tabella puoi avere una informazione alla volta, di più fatichi a vederla. La scritta Rins mi ha fatto capire che stava rimontando da dietro: a quel punto ho spinto un po’ di più, non volevo arrivare al traguardo con altri piloti».
Alla fine sei soddisfatto, o no?
«Non troppo: ci eravamo preparati per fare un risultato migliore”.