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PHILLIP ISLAND – Marc Marquez è tranquillo, Cal Crutchlow motivato, Andrea Dovizioso deluso, Jorge Lorenzo disperato: in sintesi, è questo lo stato d’animo di alcuni protagonisti.
MARQUEZ (1° in 1’30”189): “SCELTE GIUSTE AL MOMENTO GIUSTO”
«Le condizioni erano veramente incredibili: dovevi essere veloce, ma, soprattutto, azzeccare la strategia. Fino adesso, abbiamo fatto tutto perfetto: siamo sempre usciti al momento giusto con la gomma giusta. Sono entrato in pista con le intermedie, ma ho capito subito che bisognava montare le slick. Per questo ho anticipato il rientro al box, ho fatto il tempo, poi ho temuto che gli altri, montando le slick dopo di me, potessero migliorarsi nel finale. Invece il mio tempo è bastato per la pole. Considerando le condizioni, è una fortuna aver conquistato il titolo già in Giappone, perché qui è facile sbagliare. Le Yamaha? Non me le aspettavo così indietro, ma domani potrebbe cambiare tutto? Correre in un’altra data? Siamo stati qui a febbraio per i test, ma ha piovuto tanto, mentre qui nel 2015 le condizioni erano perfette».
CRUTCHLOW (2° in 1’30”981): “LA POLE ERA ALLA MIA PORTATA”
«Sono un po’ dispiaciuto, perché credo che la pole oggi fosse alla mia portata. A differenza del solito, non me la sono sentita di uscire subito con le slick, ma ho montato due intermedie. Poi ho cambiato solo la posteriore e ho conquistato il secondo tempo. A parte le FP3, nelle quali ho sbagliato la scelta delle gomme, siamo sempre andati bene, siamo competitivi. Non mi aspettavo le Yamaha ufficiali così indietro e qui non è facile passare, specie nei primi giri».
DOVIZIOSO (9° in 1’33”090): “PUNTAVO ALLA PRIMA FILA”
«E’ davvero un peccato, perché prima delle qualifiche avevamo lavorato bene, nonostante le grandi difficoltà climatiche trovate in ogni turno. Sono sempre stato nei primi cinque e anche in qualifica, con le intermedie ero terzo. Quando ho cambiato la posteriore con la slick ero sicuro di migliorarmi, ero convinto di conquistare la prima o la seconda fila. Invece, c’è stato un problema di pressione con la gomma, era troppo bassa, non è mai entrata in temperatura e ho girato più piano che con le intermedie. Per la gara nessuno ha lavorato su niente, a parte Marquez: domani si parte tutti da zero, bisogna sfruttare al meglio i 30 minuti di warm up».
LORENZO (12° in 1’36”840): “SITUAZIONE DISASTROSA”
«Nelle Q1, il circuito non era pronto per entrare con le slick: sono stato fortunato a entrare in Q2 con le intermedie. Poi in Q2 è stato un disastro e con le slick ancora peggio: fa troppo freddo, le gomme non si scaldano, non si può spingere, specie a centro curva. Qui ci sono le condizioni peggiori degli ultimi 10 anni: il problema è avere la confidenza per spingere abbastanza per scaldare le gomme. Se non lo fai, non vanno in temperatura e sei 5-6 secondi più lento. Con l’acqua sono messo meglio rispetto al Sachsenrig e ad Assen: diciamo sono da metà gruppo. Ma con l’asciutto sono lontanissimo: qui bisognerebbe correre in un altro periodo».