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Ufficializzato il contratto con Jack Miller - un anno più l’opzione per il secondo anno - si capisce bene che uno dei due attuali piloti ufficiali della rossa uscirà dalla squadra nel 2021. Dovizioso o Petrucci? Gli indizi fanno pensare a Danilo, e il suo manager Alberto Vergani non nasconde la sua preoccupazione.
“Credo che alla fine Dovizioso e la Ducati troveranno un accordo - è la sintesi delle dichiarazioni di Vergani - ma nel frattempo siamo costretti a guardarci attorno e a valutare le altre possibilità”.
Che sono principalmente due: la prima, che in realtà circola da mesi, è il passaggio di Petrux dalla MotoGP alla SBK restando sulla moto ufficiale di Borgo Panigale, dunque con il team Aruba. Una strada che al pilota e al suo manager piace, e ringraziano della considerazione, ma solo fino a un certo punto: la permanenza nella massima categoria sarebbe la loro priorità. La seconda si chiama Aprilia, dunque MotoGP.
“In passato - precisa il manager lombardo - Noale aveva già cercato Danilo e questa è una opzione che ci interessa, perché ora Aprilia ha grandi ambizioni nel mondiale. Ma il problema è che Noale i due piloti già li ha e sono Iannone ed Espargaro”.
Situazione aggrovigliata per Petrucci, ma anche per tutte e due le case italiane in oggetto. Ducati alle prese con la difficile trattativa con Dovizioso, che evidentemente resta la priorità in MotoGP anche per il biennio 2021-22 in quanto l’unico top rider della sua rosa; ma le posizioni restano distanti. Aprilia nel groviglio della vicenda Iannone, che potrebbe risolversi in poco tempo ma potrebbe anche diventare un grana isuperabile. E nel frattempo Aleix Espargaro morde il freno.
“Ancora non ho ricevuto una offerta concreta dall’Aprilia - ha dichiarato Aleix al sito MotoGP.com - e dunque non so se continuerò con loro. Ciò che posso dire è che non vedo l’ora di guidare in gara la moto 2020 che mi è piaciuta molto. E che in una società ideale io continuerei con l’Aprilia perché abbiamo lavorato duro per arrivare a questo livello e finalmente sento di poter puntare al podio. Ma proprio non si sa cosa accadrà”.
Prendere tempo oggi è diventata purtroppo una necessità. Le valutazioni sono difficili a tutti i livelli, sia sul piano sportivo che su quello finanziario. Scegliere il pilota del futuro sulla base della seconda metà della scorsa stagione è un’anomalia mai riscontrata prima. E immaginare la situazione economico-finanziaria del settore nel prossimo triennio è, anche per il mondo racing, una incognita assoluta.