MotoGP. Ecco il protocollo della "bolla" antivirus in Qatar

MotoGP. Ecco il protocollo della "bolla" antivirus in Qatar
Il protocollo è stato comunicato alle squadre: quarantena assoluta e movimenti limitati per tutti, piloti compresi. Hotel, pista, forse qualche escursione di gruppo, nient’altro. L’isolamento per qualcuno potrebbe durare anche più di un mese
18 febbraio 2021

Avevamo già accennato alle strette misure di isolamento previste per la lunga trasferta del Qatar. L’attività inizierà il 4 di marzo con l’allestimento del paddock e terminerà dopo la seconda gara, domenica 4 aprile. Il Paese arabo non è immune dal virus ed ha attuato rigide misure sanitarie.

Ora sappiamo che è stato comunicato alle squadre il protocollo dettagliato, strutturato sulla falsariga di quello adottato per gli Australian Open di tennis, o della bolla NBA a Disney World di Orlando: quarantena assoluta e movimenti limitati per tutti, compresi i piloti. Ogni spostamento, all’infuori di quelli tra l’hotel assegnato e il circuito, sarà completamente vietato.

Tutto il personale che va in Qatar potrà imbarcarsi sul volo di partenza soltanto se munito della lettera di autorizzazione delle autorità katariane e del referto del tampone negativo eseguito nelle ultime 72 ore, come per tutte le trasferte del 2020. Giunti a destinazione, tutti saranno sottoposti a un nuovo tampone, trasferiti all’hotel e quindi confinati nella loro camera per 24 ore in attesa del risultato negativo.

Il ministero dell’interno del Qatar aveva a suo tempo chiesto che tutti scaricassero l’applicazione Etheraz per cellulare. Questa misura è ora evitata, sarà Dorna ad informare via mail per qualsiasi necessità, ma saranno eseguiti tamponi casuali presso il circuito e ci sarà un test finale per tutti prima di lasciare il Qatar.

Tra le tante restrizioni sarà vietato noleggiare auto, perché tutti i trasferimenti sono garantiti da un servizio specifico di bus; vietato entrare nei supermercati, ristoranti o altri esercizi: per ogni particolare necessità si dovrà fare richiesta a Dorna. E’ però specificato che potranno essere utilizzate le aree della piscina e le palestre dell’hotel in cui si alloggia. E che si sta studiando la possibilità di organizzare delle escursioni per i giorni liberi.

Piloti, team, i membri dello staff arriveranno in Qatar il 3 marzo: poi il 5 lo shakedown e il test per collaudatori e rookie, il 6 e il 7 tutti i piloti in pista, come per i secondo e ultimo turno del 10-12 marzo: le due gare nei fine settimana 26-28 marzo e 2-4 aprile.

Al momento c’è uno spazio di discussione circa la pausa di dieci giorni tra il secondo test e il primo GP: nessuno può obbligare piloti e meccanici a restare nel Paese, ma la raccomandazione “è forte”. E nel caso si torni in patria, naturalmente, il protocollo sanitario dovrà ripartire da zero.

Moto2 e Moto3 svolgeranno i loro test dal 19 al 21 marzo. Tuti dovranno essere sul posto il giorno 17 e non potranno andarsene prima del 5 aprile.

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