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“Marc ha passato una notte tranquilla, è sereno e uscirà da tutto questo ancora più forte e maturo”. Sono parole di Emilio Alzamora, il manager di Marc Marquez, l’unico vicino all’otto volte campione del mondo ad affidare dichiarazioni ufficiali alla stampa dopo l’intervento chirurgico a cui si è sottoposto nella giornata di ieri il Cabroncito.
Lo ha fatto rispondendo alle domande di una emittente televisiva spagnola. “Siamo molto felici per quello quello che mi hanno riferito i medici. Marc sorprende sempre, sicuramente da questa terza operazione uscirà più forte e ci farà divertire molto di più". Per Alzamora, il “calvario” che Marc Marquez sta vivendo dopo Jerez sarà utile anche a “fare tesoro di una esperienza del passato, imparando dagli errori”.
Parole, queste, che possono essere intese anche come una mezza ammissione di aver sbagliato nel secondo round di Jerez a forzare il rientro in pista. Ma è storia passata e, adesso, c’è da guardare con fiducia al futuro.
Il primo a farlo è stato il professor Angel Villamor, uno degli ultimi medici a cui Marquez si era rivolto prima del ricovero in clinica a Madrid. In una intervista alla testata AS, il traumatologo (che in passato ha operato molti piloti della MotoGP e della Superbike) ha avuto parole di grande speranza: “L'inizio del mondiale, il 28 marzo in Qatar, non è così impossibile. La qualità dell’intervento a cui si è sottoposto potrebbe consentirgli tempi di recupero inferiori rispetto alla norma, ma serve cautela e non bisogna accelerare il percorso”. Speranza, ma anche prudenza, come ha ribadito ad una tv spagnola Emilio Alzamora: “Sarà il tempo a dettare termini e scadenze - ha aggiunto il manager di Marquez - se l'operazione è andata bene le scadenze saranno molto buone".
Non c’è una data, quindi, ma c’è un discreto ottimismo. Il perché lo ha spiegato, sempre nell’intervista rilasciata ad AS.com, proprio il dottor Angel Villamor: “Se tutto andrà per il meglio - ha affermato - in due mesi o tre si formerà il callo osseo e potrà iniziare una preparazione fisica che gli consenta di salire sulla moto. Potenzialmente potrebbe farcela per il 28 marzo, in occasione del GP del Qatar. Ma parliamo, appunto, di una possibilità e quindi non sono in disaccordo con chi sostiene che invece ci vorrà più tempo".