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Con la fine del GP di Francia, il Mondiale 2020 è entrato nell'ultimo terzo del suo calendario. Un mondiale che ha rischiato di non disputarsi, e che ha visto una genesi complicatissima del suo calendario, arrivando a definirne la versione pseudo-definitiva a giugno. Dorna ha svolto un lavoro incredibile, riuscendo miracolosamente a creare un Mondiale su 14 gare che riesce a salvaguardare gli investimenti di case e team. Ma si sta già lavorando sul 2021: in un'intervista all'emittente francese Canal+, l'amministratore delegato di Dorna Carmelo Ezpeleta ha già delineato i contorni del calendario dell'anno prossimo.
Un Mondiale che, giocoforza, dovrà tenere presente l'incertezza della situazione logistico-sanitaria legata alla pandemia di COVID-19. Ma ciononostante, Ezpeleta sta proponendo un calendario - ancora tutto da svelare - sicuramente meno Europa e Spagnacentrico rispetto a quello di quest'anno. Un calendario normale, l'ha definito Ezpeleta, senza i doppi round e le trasferte compresse che hanno caratterizzato questo "calendario di guerra", che si dovrebbe dipanare sulla tradizionale durata del Mondiale.
"Dovremmo iniziare a marzo in Qatar e terminare a Valencia in novembre" ha spiegato Ezpeleta, "ma stiamo esplorando ancora diverse possibilità. È stato molto importante, in questo senso, riuscire a dimostrare di poter correre lo stesso, con un paddock sicuro, in diversi paesi, nonostante la pandemia. Abbiamo già quasi tutte le date ma non è ancora il momento di pubblicarlo - stiamo lavorando con la Formula 1 per evitare sovrapposizioni. Ma l'idea è quello di un calendario che si estenda su otto mesi."
È stato molto importante anche aggiungere una data europea in Francia, con il GP di Le Mans la cui edizione 2020, la scorsa primavera, sembrava già definitivamente archiviata. "È stato bello e importante - nonostante le difficoltà siamo riusciti a trovare il modo di venire a correre qui in ottobre: fondamentale soprattutto quest'anno, con Zarco e Quartararo. Purtroppo non è stato possibile correre dappertutto, abbiamo dovuto rinunciare a tante gare importanti, ma è stato comunque importante poter correre a Le Mans."