Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Il primo, autorevole successo di Fabio Quartararò, domenica a Jerez, piazza il francese tra i più giovani vincitori di ogni epoca: a vent’anni e novanta giorni, il pilota Yamaha si infila per l’esattezza all’ottavo posto assoluto tra i vincitori precoci nella top class, 500 e MotoGP. Dal sito ufficiale di Dorna l’intera classifica. Eccola.
1. Marc Márquez - 20 anni e 63 giorni (Circuito delle Americhe, 2013)
2. Freddie Spencer - 20 anni e 196 giorni (Spa-Francorchamps, 1982)
3. Norifumi Abe - 20 anni e 227 giorni (Suzuka, 1996)
4. Dani Pedrosa - 20 anni e 227 giorni (Shanghai 2006)
5. Randy Mamola - 20 anni e 239 giorni (Spa-Francorchamps 1980)
6. Jorge Lorenzo - 20 anni, 345 giorni (Circuito di Estoril, 2008)
7. Mike Hailwood - 21 anni e 75 giorni (Isola di Man, 1961)
8. Fabio Quartararò - 21 anni e 90 giorni (Jerez-Angel Nieto, 2020)
9. Valentino Rossi - 21 anni e 144 giorni (Donington Park, 2000)
10. Casey Stoner - 21 anni e 145 giorni (Losail International Circuit, 2007)
Il primo posto di Marc Márquez sembra difficilmente scalzabile, benchè non si possa mai escludere nulla. Quel giorno, 21 aprile del 2013, il rookie della Honda Repsol riuscì a staccare e battere il compagno Pedrosa, precedendo poi Lorenzo e Crutchlow nell’ordine. Il GP delle Americhe era la seconda prova della stagione; nella prima, in Qatar, Marc si era accontentato di salire sul terzo gradino del podio stabilendo anche il giro più veloce della gara, dominata da Jorge Lorenzo su Rossi.
Quell’anno il giovanissimo talento catalano centrò subito altri quattro podi prima di tornare al successo nell'ottava gara, al Sachsenring, e poi ripetersi a Laguna, Indy, Brno ed Aragón: una vera esplosione, condita da ben nove pole position.
Sul podio di questa particolare classifica ci sono quattro piloti, perché al terzo posto Abe e Pedrosa avevano la stessa identica età il giorno della loro prima vittoria nella top class. Davanti a loro, al secondo posto assoluto c’è Freddie Spencer, che in sella alla NS 500 tre cilindri, alla sua prima vera stagione del mondiale (vinto da Uncini con la Suzuki) salì subito sul podio alla prima gara, partì dalla pole alla quarta e vinse la settima in Belgio davanti a Barry Sheene (Yamaha) e Franco Uncini, stabilendo anche il giro veloce.
Norifumi Abe, il pilota giapponese che è rimasto nel cuore di tutti, era la prima vera promessa nipponica nella 500, la Honda lo aveva lanciato. Ma fu con la Yamaha che vinse il suo primo GP, proprio in patria, a Suzuka, battendo Crivillè e girando più forte di tutti. Invece Dani Pedrosa lo ha eguagliato dieci anni dopo, in Cina nel 2006 con la Honda MotoGP, precedendo sul traguardo il compagno di squadra Nicky Hayden che avrebbe poi vinto il titolo.
La lontana vittoria di Randy Mamola a Spa nel 1980 (con la pole, e staccando Lucchinelli e il triplice campione, Kenny Roberts) piazza l’americano davanti a Jorge Lorenzo, che è sesto e per un soffio, ancora sotto la soglia dei ventuno anni. Il maiorchino esordiva in MotoGP e lasciò tutti stupefatti per l’immediata competitività: pole e secondo posto nella prima gara in Qatar, pole e terzo posto in Spagna, pole e vittoria all’Estoril. Chiuse la prima stagione solo al quarto posto per i numerosi incidenti.
Davanti a Quartararò c’è una leggenda della moto, Mike Hailwood, che quando aveva 15 giorni meno di Fabio trionfò per la prima volta nella 500. Era il TT del 1961, terza prova del mondiale, e la giovane promessa britannica era in sella ad una Norton Manx come chi lo seguiva, John McIntyre e Tom Phillis, a cui rifilò quasi due minuti sui sei giri del Mountain, pari a 364 km…Il titolo andò a Hocking con la MV Agusta, moto che Mike ottenne per le ultime gare della stagione prima di diventare la stella della gloriosa Casa italiana.
Il giovane francese precede in classifica un’altra icona, Valentino Rossi, che vinse la sua prima gara a Donington nel 2000 quando Fabio aveva soltanto un anno… Vent’anni fa il Dottore era al debutto nella 500, e con la Honda ufficiale era già salito sul podio a Jerez, Le Mans e Barcellona. Nel GP di Gran Bretagna, nona prova, precedette in volata Kenny jr (poi campione con la Suzuki) e Jeremy McWilliams con la bicilindrica Aprilia.
Per un solo giorno di differenza Casey Stoner è al decimo posto tra i vincitori più giovani: all’esordio con la Ducati l’australiano staccò Valentino Rossi e Pedrosa, stabilendo anche il giro più veloce. Con nove vittorie Casey conquistò subito il titolo mondiale su Pedrosa e Valentino.