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Il GP del Portogallo conferma la forza di Fabio Quartararo, al suo secondo 'back-to-back' in carriera dopo le due vittorie consecutive del 2020 entrambe a Jerez. Fabio ha trionfato infatti anche due settimane fa in Qatar e ora è balzato in testa al campionato con 15 punti di vantaggio su Pecco Bagnaia.
Fabio, ci racconti la gara?
"Sono partito bene, ma gli altri meglio di me… Siamo stati molto veloci, non mi aspettavo un passo così, ma mi sentivo bene con la moto. A metà gara eravamo velocissimi, Rins sempre a 0”2, poi lui ha fatto un errore. C'è stato un gran ritmo, mi sono divertito moltissimo".
Se guardiamo al 2020 la moto 'factory' sembra essere migliorata tanto, è così?
"Yamaha ha fatto un gran passo in avanti. Nel 2020 abbiamo avuto tanti problemi di motore ed elettronica. Adesso siamo più consistenti, il nuovo telaio funziona meglio, è quello che mi fa sentire l’anteriore e mi permette di spingere. Si può anche superare bene, mi sento a mio agio con la parte davanti della moto. Puoi spingere di più al limite. Credo che la M1 possa funzionare bene in tutti i circuiti".
E tu invece, come pilota, sei diverso rispetto a 12 mesi fa?
"Mentalmente mi sento molto più forte. Nel 2020 dopo Aragon, quando ho perso la possibilità di lottare per il campionato, non ero frustrato, ma non ero più perfettamente concentrato. Adesso è tutto diverso, ho tanta positività, la moto funziona bene, siamo focalizzati al 100%. Ho lavorato molto bene con il mio preparatore mentale durante l’inverno. Mi sento come nel 2019, quando la moto lavorava molto bene. Qui non abbiamo fatto cambiamenti rispetto al Qatar, solo dei dettagli, come avveniva nel 2019, nonostante questo sia un circuito totalmente differente".
Come valuti il GP di Marc Marquez?
"Questo è uno dei circuiti più fisici, Marquez ha fatto bene, il risultato che mi aspettavo. E in qualifica è stato impressionante. Insomma, è tornato".
Alex Rins ti stava mettendo in difficoltà o eri in gestione?
"Il passo che io avevo rispetto a Rins ieri era più veloce. Sapevo che si poteva andare un po’ più forte, ma ho spinto tanto e lui era sempre lì vicino. Volevo scappare, ma lui era lì, ha tenuto un passo molto migliore delle qualifiche. Poi ha sbagliato: non mi stava mettendo sotto pressione, forse sarebbe arrivata alla fine. E’ stata più una motivazione che una pressione”.
Sei in testa al Mondiale: qual è il tuo rivale principale?
"Difficile da dire. Bagnaia è molto forte, ma anche Mir, Zarco è stato consistente nelle due gare precedenti. Al momento direi Bagnaia, che è migliorato tanto dall’anno scorso. Ma dimentico di sicuro altri 6-7 piloti, non c’è un favorito".