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Uno, Maverick Vinales, ha ancor addosso l’adrenalina di una vittoria che era tutt’altro che scontata e che è arrivata in un circuito che da sempre è favorevole alla Ducati. L’altro, Fabio Quartararo, ha invece fame di rivincita dopo i problemi riscontrati in gara con la gomma posteriore della sua M1. Due stati d’animo, ma stessa voglia di tornare prima possibile sull’asfalto di Losail all’interno del box del Team Yamaha Monster Energy.
"Non vedo l'ora che arrivi la seconda gara – ha affermato Fabio Quartararo nel comunicato stampa diffuso da Yamaha Racing - perché è una seconda possibilità. Domenica scorsa mi sentivo così forte all'inizio della gara, ma un forte calo della gomma posteriore ha messo fine alle mie possibilità di lottare per il podio. Il quinto posto non è male, ma penso che possiamo fare di meglio. Stiamo analizzando i dati ora per vedere come possiamo migliorare per domenica. Sono entusiasta di ricominciare a guidare".
Parole, quelle di Quartararo, non troppo distanti da quelle pronunciate da Maverick Vinales alla vigilia del nuovo fine settimana di gara. “Vincere la prima gara – ha dichiarato - è stato fantastico, ma ancora più importante per me è stato il feeling che ho avuto con la moto, questo è ciò di cui sono più felice. Sono stato in grado di lottare con altri piloti, che è ciò che tutti amiamo e ciò che rende le corse emozionanti”.
Un feeling con la M1 per il quale Maverick Vinales non si assume tutto il merito, dividendolo, piuttosto, con il nuovo collaudatore di Iwata, Cal Crutchlow. “Cal comprende molto bene il potenziale della moto e capisce molto bene dove dobbiamo andare – ha spiegato Vinales, che nell’ultimo test in Qatar ha provato la M1 che stava guidando l’inglese, trovandola perfetta anche per lui - Non vedo l’ora di fare un altro test con Cal e lavorare insieme per cercare di migliorare. Sicuramente nei prossimi giorni Cal farà un altro test e lavoreremo soprattutto sull’erogazione della potenza della moto. Abbiamo un feeling e feedback molto simili, e questa è la cosa importante“.