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Misano Adriatico - Finalmente vestito con i colori Yamaha ufficiali. Con colpevole ritardo - della Yamaha, naturalmente, non certo di Franco - Franco Morbidelli si gode il ritorno in moto e il debutto in MotoGP in una squadra “factory”.
“Per me è stata sicuramente una bella giornata, me la ricorderò. E’ stato bello iniziare dopo tutto questo tempo, è stato bello iniziare con questi colori e questo team. Questa mattina la gamba si è comportata abbastanza bene: ovviamente non sono al massimo, ma posso guidare. Non era così scontato: solo due settimana fa non ci aspettavamo di riuscirci. Invece sono qui, siamo riusciti a guidare e a fare anche un buon lavoro. Con il tempo migliorerò ancora e a essere più disinvolto, ma per il momento sono soddisfatto”.
Si può fare un paragone tra la M1 2019 e la 2021?
“Mi piacerebbe dire qualcosa sulla differenza tra le due moto, ma la verità è che oggi non ho potuto sentire niente, sono semplicemente tornato in moto, non ho potuto dare riscontri di nessun tipo. Era troppo tempo che non guidavo, non si può parlare di differenze tra le due moto”.
È stata una giornata emozionante?
“Sì, sicuramente, la ricorderò per sempre. E’ stato bello fare le FP1 e le FP2 di Misano con questi colori, è stata una sensazione piacevole”.
Quali sono state le sensazioni a risalire in moto dopo tanto tempo?
“Mi è mancata la moto, non sapevo cosa aspettarmi, solo due settimane fa non ero assolutamente in grado di guidare ma c’è stato un miglioramento. Sono già stato contento di essere stato in grado di guidarla, adesso non vedo l’ora di continuare il programma di lavoro e il miglioramento fisico. Ci vorrà tempo, ma sicuramente andrà a risolversi. Dopo tre mesi una MotoGP sembra un’astronave, la velocità è tanta, mi sono impressionato. Nei primi tre, quattro giri ho cercato di riprendere la mano il più in fretta possibile”.
Il ginocchio come è messo?
“Ho faticato più nelle FP1 che nelle FP2, anche perché con il bagnato le sollecitazioni sono minori e ho anche cercato una posizione migliore per la gamba. All’inizio faticavo di più, poi con i vari aggiustamenti il problema si è ridotto durante il giorno: spero che domani possa andare meglio stato questo aspetto. In definitiva, una buona giornata”.
La pioggia ha rallentato il tuo lavoro di ritorno in moto o, alla fine, è stata anche positiva?
“No è stata positiva, perché con la pioggia si va più piano e ho cominciato a capire come si comporta la M1 sull’acqua e mi ha dato la possibilità di lavorare di più sulla mia gamba.