MotoGP. I commenti dei piloti dopo le qualifiche a Valencia

MotoGP. I commenti dei piloti dopo le qualifiche a Valencia
Jorge Lorenzo: "Ero ispirato". Marc Marquez: "Ci ho provato in tutti i modi, ma Lorenzo più forte". Maverick Vinales: "Abbiamo sbagliato tattica". Andrea Dovizioso: "Il podio non è impossibile". Andrea Iannone: "Fatico troppo a centro curva". In poche parole, questo lo stato d’animo di alcuni protagonisti
12 novembre 2016

CHESTE – Jorge Lorenzo: «Ero ispirato». Marc Marquez: «Ci ho provato in tutti i modi, ma Lorenzo più forte». Maverick Vinales: «Abbiamo sbagliato tattica». Andrea Dovizioso: «Il podio non è impossibile». Andrea Iannone: «Fatico troppo a centro curva». In poche parole, questo lo stato d’animo di alcuni protagonisti.


LORENZO 1° in 1’29”401: “POLE CON YAMAHA AL PRIMO E ALL’ULTIMO GP”

«Oggi ero ispirato, ho grandi motivazioni, voglio finire al meglio i miei nove anni con la Yamaha. Fin dal primo turno, ho subito avuto un grande feeling con le gomme, sono sempre stato molto veloce: per il momento, tutto sta andando per il meglio. Ma una cosa è fare un giro, un’altra farne 30, magari con gomme differenti… E’ vero però che siamo messi bene, possiamo giocarci la vittoria. Ho iniziato la mia carriera in Yamaha con una pole (Qatar 2008, NDA) e la chiudo con una pole: quella di allora era stata totalmente inaspettata, anche se ero stato velocissimo nelle libere, ma questa me la godo di più, perché a 20 anni fai un po’ fatica a capire certe cose. Insomma, questa mi dà più soddisfazione. Devo difendere il terzo posto in campionato: vediamo come andrà la gara, perché vincere sarebbe importante, ma anche finire terzo».


MARQUEZ 2° in 1’29”741: “IO E LORENZO ABBIAMO LO STESSO RITMO”

«Ho provato in tutti i modi a conquistare la pole, ma Lorenzo è stato più veloce e bravo di me. Qui le Yamaha vanno fortissimo per un giro, ma sul ritmo mi sento forte. Al termine delle FP4 sono caduto: mi sono arrabbiato molto (ha dato un calcio a un cartellone pubblicitario, NDA), perché quella era la moto con la quale mi trovavo meglio e ho capito che non l’avrei potuta usare in Q2. La mia strategia era quella di fare tre tentativi, ma avendo dovuto abortire un giro per essere stato rallentato da Iannone, ho cambiato programma, conquistando comunque un ottimo secondo posto. Mi aspetto una gara dura, perché Lorenzo ha un ritmo simile al mio, senza dimenticarsi di Vinales e Rossi».


VINALES 4° in 1’30”276: “PRONTO PER LA GARA”

«In qualifica abbiamo sbagliato strategia: abbiamo voluto fare tre tentativi, ma io ho bisogno di un paio di giri in più per prendere confidenza con le gomme, non riesco a essere subito esplosivo. Insomma, non è andata come mi aspettavo, la prima fila era alla nostra portata, ma per il resto sono più che soddisfatto: sia nelle FP3 sia nelle FP4 ho girato con un buon passo».
 

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DOVIZIOSO 5° in 1’30”338: “ME LA GIOCO CON ROSSI E VINALES”

«Sono contento, in questi due giorni abbiamo lavorato bene, soprattutto per la gara. Nelle FP4 ho girato con le gomme usate, cercando di simulare il più possibile la gara, riuscendo a essere veloci fino alla fine. Purtroppo, solo nelle Q2 ho capito che la morbida anteriore funzionava meglio, ma sono comunque riuscito a conquistare la seconda fila: obiettivo minimo e fondamentale su questo tracciato. Al momento Marquez e Lorenzo ne hanno di più, vediamo quale sarà il loro approccio alla gara. Credo che Lorenzo proverà ad attaccare subito, ma c’è il limite della tenuta della gomma posteriore: sembra anche che la Yamaha la metta più in crisi di altri, specie nei confronti di Marquez. Io, Vinales e Rossi possiamo giocarci il podio».


IANNONE 7° in 1’30”420: “GP MOLTO COMPLICATO”

«Fino adesso è stato un fine settimana più difficile delle aspettative: non riesco a essere veloce a centro curva, quello che, solitamente, è il mio punto di forza. E’ un peccato, perché in frenata e in accelerazione la Ducati funziona bene, ma soffro troppo a moto piegata. Non sono nemmeno al meglio fisicamente: le mie difficoltà si sommano a quelle della moto. Nei cambi di direzione ho poca forza e tutto diventa più complicato: dopo Barcellona, è il GP dove sto facendo più fatica»