MotoGP. I fratelli Marquez si complimentano con Mir

MotoGP. I fratelli Marquez si complimentano con Mir
Marc ha twitatto da Cervera le sue felicitazioni nei confronti di Joan, Alex lo ha fatto di persona nelle interviste. Titolo certamente meritato. Intanto Marc continua ad allenarsi duramente e guarda indietro alle gare del passato
16 novembre 2020

A suo tempo Alberto Puig, facendo infuriare tutti gli appassionati di motociclismo, decretò che il titolo di campione del mondo 2020 sarebbe stato di scarso valore. Ma non la pensa assolutamente così Marc Marquez, che attraverso i social ha inviato immediatamente dopo la gara una messaggio a Joan Mir. “Felicitazioni (applauso) e congratulazioni!” ha twittato Marc e l’altro ha risposto subito ‘Grazie Marc! E torna in forma il prima possibile!’.

I giornalisti presenti a Valencia hanno potuto intervistare sul tema il fratello, Alex, protagonista di una gara difficile dopo i postumi della rovinosa caduta di sabato. Per Alex il titolo di Mir è strameritato e Joan è stato anche una fonte di motivazione.

“Certo questo è stato un anno strano –ha detto- con tredici gare al posto delle 19 o 20 previste. Non ci sono state le gare fuori dall’Europa, le trasferte oltre oceano dove le variabili che incontri sono tante. Tutto è stato un po’ meno complicato e la gente può dire quello che vuole: ma il titolo di campione è meritato, Joan non è stato il dominatore assoluto ma è stato molto concreto e ha raccolto il massimo possibile ad ogni gara. Alla fine, nel complesso, lui è stato il più veloce di tutti”.

Mir è stato campione della Moto3 nel 2017 e ha corso una sola stagione in Moto2. Ma per Alex è fonte di ispirazione proprio per quelli che arrivano in MotoGP dalla categoria di mezzo.“Joan è una fonte di motivazione per chi arriva dalla Moto2: esistono molti modi per arrivare al vertice e lui, dopo una sola stagione, ha saputo crescere e confermare tutto il suo valore”. 

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E Marc si lascia andare ai ricordi

Ma come sta davvero Marc Marquez? Nessuno conosce le sue condizioni normali, bocche cucite nonostante si rincorrano le voci più disparate. In una intervista a Marca, il campione della Honda ha sottolineato che non abbassa la guardia, che continua ad allenarsi per presentarsi in perfetta forma al primo appuntamento del 2021 e che mantiene un contatto solido con la squadra anche per aiutare il fratello.

“Pensavo che magari questa stagione avrebbe potuto essere quella del nono titolo -ha spiegato Marc- ma adesso stiamo lavorando per provarci il prossimo anno. I rivali crescono, non mi renderanno facile il cammino, ma ci proveremo”.Invitato a guardare indietro, alla sua strepitosa carriera, Marc dice di ricordare con particolare piacere il 2014, quando riuscì a conquistare il secondo titolo della MotoGP ma anche a vincere a Barcellona, quando in Moto3 vinceva anche il fratello.

“Tutto è stato facile, per me, quell’anno. Non avevo pressioni, mi sono confermato campione e devo essere onesto: la moto mi ha aiutato molto perché eravamo un passo avanti sui rivali e ho potuto vincere tante gare (le prime dieci consecutivamente n.d.r.). La vittoria del Montmelo fu la più bella: vinse anche Alex in Moto3, fu la prima volta di un successo comune, una domenica che non si può dimenticare”. 
 

E la battaglia più speciale? Una delle più memorabili, a detta di Marc, fu quella con Andrea Dovizioso nel GP del Giappone 2017. Una gara terribile sotto il diluvio, sorpassi impossibili in una pista complicata come Motegi.

“Curioso: la gara che ricordo meglio –sottolinea nell’intervista- è una gara che non ho vinto. Ma ce la siamo giocata fino al traguardo, Andrea ed io, dentro una vera alluvione ma quasi come se fosse asciutto.  E alla fine dici ‘Che gara!’. Non siamo caduti soltanto perché qualcuno non voleva che accadesse…”.

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