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La MotoGP torna in pista a Jerez de la Frontera per il secondo test del 2018. E, come accaduto l'anno scorso, i team del motomondiale hanno condiviso la pista con le derivate di serie del WorldSBK. I grandi assenti sono il team Yamaha, impegnato a Sepang la prossima settimana, e degli uomini di Repsol Honda. Il più veloce in pista ieri è stato Andrea Iannone che con la Suzuki ha fermato il cronometro a 1'38"280 al 64° dei 68 giri coperti.
Per Iannone un ottimo mercoledì, che infonde la giusta fiducia in vista dell’anno che verrà. Il tempo di The Maniac è in linea con il primato delle qualifiche del GP, e il lavoro nel box è stato molto. Tante le cose provate dalla scuderia di Hamamatsu e alcune nuove parti sulla GSX-RR, evoluta in vista della prossima stagione. In pista anche il collaudatore Sylvain Guintoli. Dietro Iannone ha chiuso a circa 5 centesimi Cal Crutchlow (LCR Honda).
Test spagnoli molto importanti per Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo. In attesa della DesmosediciGP definitiva in versione 2018, il Team ha provato alcune nuove parti lavorando su quanto c’è da migliorare per rendere la desmodromica un’arma infallibile. I due piloti Ducati mantengono il primato per poi venire spodestati da Crutchlow e da Iannone: il loro ritardo sarà di 118 e 138 millesimi
Presente da protagonista anche il team Red Bull KTM Factory, con Pol Espargaró e Bradley Smith. Quello del box austriaco (cambiato in alcuni membri) sarà un impegno in diverse direzioni, come il nuovo telaio, un nuovo forcellone e un miglioramento dell’elettronica. Nel pomeriggio sono state fatte anche nuove prove su diversi assetti, e il catalano ha chiuso quarto alle spalle dei ducatisti, dimostrando un grande passo.
Octo Pramac Racing, team satellite di Borgo Panigale, non è stato impegnato in pista, ma nella prima giornata ha lavorato sulle moto. Jack Miller e Danilo Petrucci proveranno alcune nuove parti, e il ternano, nell’ultima giornata, testerà anche un nuovo prototipo.
Assente la scuderia Honda ufficiale, sono invece presenti i team satellite. Questi di Jerez sono i secondi test MotoGP per Franco Morbidelli, che è stato impegnato in pista assieme al collaudatore Takumi Takahashi e ad Alex Márquez: anche il catalano del team Estrella Galicia, tra i candidati al per il prossimo titolo in Moto2, partecipa ai test in sostituzione del neo del pilota ufficiale Tom Luthi (aaaaaaancora convalescente), sotto la guida del fratello Marc. Per Morbidelli l’obiettivo è stato ovviamente quello di cercare le migliori sensazioni sulla nuova moto, con all'attivo 81 giri completati e un ritardo di 1'4" dal leader Iannone.
Per il team LCR Honda sono impegnati in pista il rookie Takaaki Nakagami e Cal Crutchlow. Il britannico ha iniziato la giornata con la moto del 2017 e poi provato anche la 2018. Per il nipponico invece molti giri sulla RC213V, per imparare lo stile imposto dalle potentissime MotoGP. Nakagami è stato il pilota che ha fatto più tornate della giornata: 84.
In pista anche i piloti del team Reale Avintia Racing, entrambi ‘nuovi ducatisti’: sia Tito Rabat sia Xavier Siméon proseguono nel lavoro di adattamento alla moto, con l’iberico che ha provato due diverse carenature sulla sua Ducati. In pista anche le Aprilia RS-GP del team Gresini, con il nuovo arrivato Scott Redding e il compagno di marca Eugene Laverty, mentre io titolare Aleix Espargaró è ancora "in malattia" per l'infortunio riportato al quinto metacarpo della mano a sinistra rimediato a Phlillip Island.
Fonte: MotoGP.com