MotoGP. Iannone: “Impressionato da me stesso”

MotoGP. Iannone: “Impressionato da me stesso”
Andrea decisamente contento dopo il quarto posto ottenuto nelle FP1: “Non mi aspettavo di essere così veloce e vicino a Marquez dopo aver saltato quattro GP. Nelle FP2 c’erano condizioni particolari: ho preferito non prendere rischi e non ho girato”. Dovizioso: “Lontano perché non ho cambiato gomma”
28 ottobre 2016

SEPANG – E’ andato forte, fortissimo: quarto tempo assoluto (2’01”521) a 0”311 dal miglior crono di Marc Marquez, 17 giri realizzati in totale (solo Rossi, Petrucci e Rabat ne hanno fatti di più), il più veloce al 16esimo passaggio. Numeri di un pilota che sta bene: Andrea Iannone può finalmente sorridere, dopo essere stato costretto a saltare quattro GP per infortunio.

«Sono molto contento: tornare dopo 4GP, avere subito un buon feeling con la moto e chiudere la sessione vicinissimo ai migliori è tutt’altro che banale e scontato: non me lo aspettavo proprio».


Il dolore è sopportabile?

«Quando guido mi fa un po’ male, ma si sopporta bene: rispetto ad Aragon è tutto più gestibile. Sono davvero contento del mio risultato nelle FP1: sono rimasto impressionato, non mi aspettavo di essere tanto vicino a Marquez. Ma non sono stato solo veloce, ma anche costante, riuscendo a fare due giri molto rapidi: riuscirci dopo tanti giorni che non guidavo è davvero sorprendente».


Nel pomeriggio, perché hai deciso di non girare?

«C’erano condizioni particolari, era inutile prendere dei rischi. Così ho deciso di non stressare troppo la schiena, ma se domani dovesse essere come oggi, proverò di sicuro».


La lunga impennata con la quale hai finito il turno è sembrata un po’ come una liberazione…

«Avevo tanta voglia di tornare, le gare mi sono mancate un casino, sono stato subito veloce e con un buon feeling: ero felice come un bambino».

DOVIZIOSO: “NESSUNO HA SPINTO AL LIMITE”

Più sottotono Andrea Dovizioso, comunque tranquillo: il suo 15esimo tempo è dovuto alla scelta di non montare gomme nuove nelle FP1.

«Nelle FP1 c’erano condizioni difficili, con chiazze qui e là in mezzo alla traiettoria: sono stato tra i pochi a non cambiare gomma nel finale e a continuare con le dure. Purtroppo, oggi si è potuto lavorare poco, non si è mai spinto al limite e pensando a quattro turni con l’asciutto, non ho montato la nuova nel finale anche per risparmiare gomme: ho pensato che non ci sarebbe stato un turno dove saremmo andati più lenti. Per questo mi sono concentrato sul lavoro, senza pensare al tempo sul giro, anche perché su questo pista mi sento veloce: speriamo che le FP3 siano asciutte. Nelle FP2, abbiamo girato tanto con le gomme “rain” anche quando l’asfalto si stava asciugando, perché volevamo valutare la tenuta alla distanza: in generale, il giudizio sulle gomme è buono. E anche chi ha montato nel finale le “slick” ci ha messo poco a fare il tempo: significa che si scaldano alla svelta».

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