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CONFRONTO 2017/2016
Ecco il confronto dopo 11 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2017 e nella passata stagione.
Marquez 174/197 (-23); Dovizioso 158/79 (+79), Vinales 150/100 (+50); Rossi 141/144 (-4); Pedrosa 139/109 (+30), Petrucci 75/38 (+37), Lorenzo 79/138 (-59), Crutchlow 76/41 (+35), Bautista 52/35 (+17), A.Espargaro 43/51 (-8); Iannone 33/96 (-63).
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi 11 GP della stagione (tra parentesi il confronto in prova)
Vinales/Rossi 8/3 (8/3); Marquez/Pedrosa 8/2 (8/3); Dovizioso/Lorenzo 9/1 (7/4); Zarco/Folger 8/3 (8/3); P.Espargaro/Smith 3/4 (10/1).
FLAG TO FLAG: SI CERCA UNA SOLUZIONE
Dopo quanto accaduto a Brno, in Austria si è parlato a lungo su come modificare il “flag to flag” per renderlo più sicuro. Come spesso avviene in questi casi, non è facile trovare una soluzione, specie se devi mettere d’accordo 22 piloti, come hanno spiegato i protagonisti al termine della tradizionale Safety Commission di venerdì. La Race Direction sta valutando le varie ipotesi, ma sembra certo che la velocità nella pit lane verrà ridotta da 60 a 40 km/h durante il flag to flag. Inoltre, si sta valutando di cambiare la “precedenza”: fino a Brno, era chi ripartiva a dover dare la precedenza a chi rientrava in caso di concomitanza – come è successo tra Iannone e A.Espargaro -, ma potrebbe essere invertito. Quindi sarà chi rientra a dover verificare che non ci sia nessuno che riparte nel medesimo istante. Pedrosa ha anche proposto di aumentare lo spazio tra un team e l’altro, inserendo, per esempio, tra due squadre della MotoGP, un team della Moto2 e della Moto3, e così via.
PETRUCCI: “CONSUMO TROPPO LA GOMMA”
Alla vigilia del GP d’Austria, Danilo Petrucci ha spiegato che sta cercando di capire come conservare meglio la gomma per il finale di gara. «I dati hanno confermato che consumo di più il pneumatico rispetto a Dovizioso: non riusciamo a capire se per il mio peso più elevato o per come uso il gas. Devo capire come gestire meglio l’acceleratore: io non sono troppo morbido con la manopola destra, devo imparare ad esserlo, per non mettere in crisi il posteriore. Un po’ come avveniva quando c’erano i motori 2 tempi».
SUZUKI: TENSIONE DENTRO AL BOX
La mancanza di risultati sta creando più di un malumore all’interno del box Suzuki, con anche qualche tensione tra il responsabile tecnico Marco Rigamonti e Andrea Iannone: Marco ha sempre lavorato con Andrea, prima in Pramac, poi nel team Ducati ufficiale, quindi adesso in Suzuki, voluto proprio dal pilota di Vasto. Qualcosa, però, si è rotto nel rapporto tra i due: il team manager Davide Brivio dovrà intervenire e cercare di sistemare le cose. Prima che sia troppo tardi.
TUTTI A MISANO
Honda, Yamaha e Aprilia proveranno a Misano prima del GP della Riviera Adriatica. Nello specifico: Honda e Yamaha proveranno domenica 20 agosto dalle 13 alle 20. E’ l’unica possibilità che avevano, non c’erano altri spazi liberi. Lunedì 21 agosto, invece, proverà il collaudatore Ducati Michele Pirro, martedì 22 agosto toccherà ai due piloti ufficiali Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo. Insomma, saranno tre giorni intensi per l’autodromo romagnolo.
DENNY KENT FIRMA CON SPEEDUP
Il campione del mondo 2015 della Moto3 Denny Kent ha firmato un contratto di due anni con Luca Boscoscuro, per correre con la SpeedUP in Moto2. Boscoscuro potrebbe schierare una sola moto, invece delle due di questa stagione.
TRE PUNTI PERICOLOSO E ASFALTO SCIVOLOSO
Il circuito dello Spielberg è modernissimo e con ampi spazi di fuga, ma con una velocità media vicina ai 190 km/h non sono mai sufficienti. Per il 2017, è stata modificata l’entrata ai box, molto pericolosa in passato, ma i piloti hanno indicato altri tre punti nei quali bisogno intervenire. Inoltre, durante le FP1 della Moto2 è emerso il problema della tenuta sul bagnato: ben 11 piloti sono caduti tra la curva 1 e la curva 3, pare a causa che la quantità di gomma che deposita in questi punti la F.1 in staccata. Dopo quanto accaduto in Moto2, i piloti sono stati perentori durante la Safety Commission di venerdì, minacciando di non correre in caso di gara bagnata. Fortunatamente, domenica non si è posto questo problema, ma è chiaro che bisogna fare qualcosa per il futuro.
LORENZO NON CAMBIA LE MAPPE
Uno dei motivi per cui Jorge Lorenzo soffre un po’ nel finale di gara è anche perché si “dimentica” di cambiare le mappe della gestione elettronica durante il GP. Un problema che Jorge aveva anche in Yamaha e che faceva diventare “matto” il capo tecnico Ramon Forcada. Adesso Lorenzo sta imparando a gestire meglio gli aiuti elettronici, ma ancora non gli viene naturale.
KTM: DIAMO I NUMERI
Nel GP di casa, la KTM ha reso noti un po’ di numeri della sua storia. Prima del GP d’Austria, KTM aveva conquistati 73 vittorie, 64 in 125/Moto3, 9 in 250. Il primo successo risale al 2004, quando un certo Casey Stoner trionfò in Malesia in 125. In tutto, 19 piloti hanno colto almeno un successo con la KTM: oltre a Stoner, Kallio, Talmacsi, West, Aoyama, Simon, Koyama, Cortese, Kent, Salom, Rins, Vinales, A.Marquez, Miller, Fenati, Oliveira, Binder, Mir, Migno. La KTM RC16, la MotoGP austriaca, fece il suo debutto assoluto nell’ottobre 2015 proprio sul tracciato dello Spielberg.
MOTO3: COSI’ NON FUNZIONA
Ormai la penalità per i piloti della Moto3 che rallentano volutamente durante le qualifiche in attesa di un buon “gancio” non funziona più, come si è visto anche in Austria: così tanti piloti “vagavano” lungo la pista che la Race Direction non ha potuto infliggere la sanzione tradizionale, quella che ti fa perdere posizioni sullo schieramento di partenza, perché ha dovuto punire ben 24 piloti. Così, la penalità è stata trasformata in una multa di 500 euro, che assolutamente non rappresenta un deterrente. O si cambia lo schema delle QP, oppure non esiste soluzione, anche perché sono gli stessi team manager a dire ai loro giovani piloti di prendere una scia.
ROSSI: “BARCELLONA, IL MIO SORPASSO PIU’ BELLO”
Attraverso i social media, un appassionato ha chiesto a Valentino Rossi quale considera il sorpasso più bello della sua carriera. «Ne ho fatti tanti, ma direi che quello del 2009 al Montmelò su Lorenzo, all’ultimo curva è il più bello in assoluto, proprio perché avvenuto a pochi metri dal traguardo. In questo momento, non me ne vengono in mente altri così decisivi per la vittoria» ha risposto Rossi. Nella sala conferenza era presente Sete Gibernau, che ha richiamato l’attenzione di Valentino, ricordandogli il sorpasso di Jerez nel 2005, quando Rossi e Gibernau si toccarono all’ultima curva, con Sete poi nella sabbia e secondo al traguardo. «In effetti, c’è anche quel sorpasso, che finì però tra le polemiche… Meglio ricordare quello su Lorenzo» ha scherzato Rossi, in un momento diilarità generale.
IO L’AVEVO DETTO
Maverick Vinales, venerdì dopo le prove: «Assolutamente non userò la nuova carenatura». Maverick Vinales, sabato dopo le qualifiche: «La nuova carenatura ci aiuta in accelerazione».