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CONFRONTO 2019 vs 2018
Ecco il confronto tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2018 e nella passata stagione.
Márquez (+0); Rins 69/16 (+53); Dovizioso 67/46 (+21); Rossi 61/40 (+21); Petrucci 41/34 (+7); Viñales 30/50 (-20); Miller 29/36 (-7); Crutchlow 27/38 (-11); Morbidelli 25/13 (+12); P.Espargaró 21/13 (+8); A.Espargaró 18/6 (+12); Lorenzo 11/6 (+5); Iannone 6/47 (-41);.
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato davanti in gara durante la stagione (tra parentesi il confronto in prova).
Márquez/Lorenzo 3-0 (4-0); Dovizioso/Petrucci 4-0 (3-1); Rossi/Viñales 3-1 (1-3); Rins/Mir 4-0 (4-0) A.Espargaró/Iannone 2-1 (3-0); P.Espargaró/Zarco 4-0 (4-0)
IANNONE: “E’ TUTTO SULLE MIE SPALLE”
Sui problemi dell’Aprilia, ecco le valutazioni dei due piloti. Aleix Espargaró : «Sono costretto a guidare la RS-GP in modo anomalo, non da MotoGP, ma specifico per questa moto. Possiamo usare pochissimo “traction control”, per non incidere troppo sulla potenza in accelerazione. Mio fratello Pol dice che la KTM è una moto molto fisica, ma l’Aprilia lo è ancora di più, richiede un grandissimo sforzo». Queste invece le valutazioni di Andrea Iannone: «Aprilia sta lavorando tanto, praticamente a ogni gara c’è qualcosina di nuovo da verificare se sia effettivamente migliorativa. A volte si potrebbe essere più veloci, ma in questa fase stiamo utilizzando le gare anche per fare sviluppo, e la responsabilità è tutta sulle mie spalle: devo sacrificarmi e fare questo lavoro. Aleix, ormai, si è abituato a questa moto e ai suoi difetti, non si accorge di alcune cose e soltanto dopo, magari dopo una caduta, si lamenta di alcuni aspetti, com'è accaduto per esempio ad Austin. Io, invece di adattarmi, preferisco trovare la direzione giusta: Aleix guida bene e forte, ma si adatta alle problematiche mentre io voglio migliorare la moto, e lui si è reso conto di tanti aspetti osservando la mia guida. Sono contento del contributo che sto dando, bisogna lasciare ad Aprilia il tempo per capire e reagire: per questo non mi preoccupo del risultato, è l’ultimo aspetto da tenere in considerazione in questo momento».
I PROBLEMI DI ZARCO
Durante la conferenza stampa di giovedì è stato chiesto ad Andrea Dovizioso e Valentino Rossi un giudizio sulle grandi difficoltà che sta incontrando Johann Zarco con la KTM. Ecco l’opinione di Dovizioso: «Cambiare moto è sempre una sfida stimolante, ma a volte anche difficile: la KTM è molto differente dalla Yamaha. Tutti si aspettavano di più da Zarco, ma il livello della MotoGP è altissimo, e se sei in difficoltà non è facile recuperare. Abbiamo visto quanta fatica abbia fatto una Casa come la Yamaha negli ultimi anni: la MotoGP è molto complicata. Credo sia abbastanza normale quello che sta succedendo, e quando in MotoGP hai sempre usato una sola moto, non è facile adattarsi ad un'altra». Interessante anche la valutazione di Rossi: «Negli ultimi anni, io, Lorenzo e Zarco abbiamo avuto delle difficoltà passando dalla Yamaha alla Ducati o alla KTM, questo perché la M1 ha sicuramente dei limiti, ma è una moto “amica” dei piloti, e quando sali su un’altra è più complicato adattarvisi. Yamaha e KTM sono molto differenti, Zarco ha bisogno di un po’ di tempo».
ROSSI: “NON MI INTERESSA IL NOME DI UNA CURVA”
Sono ormai molti i piloti ai quali è stata intitolata una curva di un circuito: a Marc Márquez, Jorge Lorenzo, Casey Stoner e altri si è aggiunto adesso anche Dani Pedrosa, al quale il circuito di Jerez ha dedicato la curva numero 5. E’ stato chiesto a Valentino Rossi se gli piacerebbe che gli fosse dedicata una curva, e se sì, quale. «Credo che sia bello che Pedrosa abbia una curva con il suo nome a Jerez: qui lui è sempre stato uno dei più veloci e guidava benissimo. A me, però, non interessa che una curva abbia il mio nome: se in futuro qualcuno me lo dovesse chiedere, non accetterei l’eventuale proposta. Per me i nomi delle curve sono quelli storici, tipo l’Arrabbiata, la Lesmo e così via. Arrivare alla curva “Rossi” mi sembrerebbe come andare nella pizzeria di Tavullia» ha detto Valentino.
RINNOVO TRA SILVERSTONE E DORNA
L’annullamento del GP di Gran Bretagna del 2018, causato dal vergognoso drenaggio dell’asfalto di Silverstone, non ha impedito il prolungamento del contratto tra la Dorna e il circuito britannico per altri cinque anni: il motomondiale, quindi, farà tappa a Silverstone almeno fino al 2024. Naturalmente il tracciato è stato riasfaltato: speriamo che questa volta i lavori siano stati fatti come si deve, e che venga ben verificato prima dell’omologazione.
QUALCHE DATO STATISTICO
A 20 anni e 14 giorni, Fabio Quartararo è diventato il pilota più giovane a partire dalla pole in 500/MotoGP; il precedente primato apparteneva a Marc Marquez, in pole nel 2013 ad Austin a 20 anni e 62 giorni.
L’ultimo pilota di un team satellite a qualificarsi in pole era stato Johann Zarco, davanti a tutti in qualifica nel GP Giappone 2017, quando al secondo posto c’era un altro pilota di un team satellite, Danilo Petrucci.
Per avere un’altra doppietta in qualifica di una squadra indipendente, bisogna risalire al 2005, quando Sete Gibernau e Marco Melandri del team Gresini conquistarono i primi due posti sullo schieramento nel GP di Valencia.
PASINI IN PISTA ANCHE A LE MANS
Mattia Pasini, ormai, è il pilota più richiesto per sostituire colleghi infortunati. Così, dopo aver corso in Texas al posto di Augusto Fernandez e a Jerez sulla moto di Jake Dixon, a Le Mans salirà sulla Kalex del team Petronas al posto di Khairul Pawi, caduto rovinosamente nelle FP1 riportando la frattura del mignolo della mano destra: Pawi deve essere operato e non potrà correre il GP di Francia, perciò è stato chiamato Pasini.
FURTO IN MONDOVISIONE
Un commissario che teneva la moto di Alex Rins mentre lui celebrava con il pubblico spagnolo l’ottimo secondo posto, ha pensato (male!) di prendersi un ricordino della Suzuki GSX-RR di Alex, nella fattispecie il "polsino" elastico che protegge il serbatoio della pompa del freno anteriore. Purtroppo per lui, però, era accesa la telecamera sul codino della Suzuki, che ha ripreso la scena nel dettaglio…
BRADL A MISANO DOPO IL GP USA
Dopo quanto accaduto in Texas, con Márquez caduto e Lorenzo fermo lungo la pista, entrambi a causa di un problema tecnico, la HRC è immediatamente corsa ai ripari. Da una parte ha spedito le moto in Giappone, dall'altra ha prenotato in esclusiva la pista di Misano, dove ha mandato a provare il collaudatore Stefan Bradl. Così è stato individuato il problema elettronico, naturalmente poi risolto.
IO L’AVEVO DETTO
Jorge Lorenzo, giovedì: “Ci sono tutte le condizioni per fare molto bene”. GP Spagna: Lorenzo 12°, ultimo pilota Honda al traguardo.