MotoGP. Il GP di Spagna raccontato da Danilo Petrucci

MotoGP. Il GP di Spagna raccontato da Danilo Petrucci
Danilo Petrucci veste i panni di giornalista, e fa la sua analisi del GP di Spagna 2016
25 aprile 2016

Ancora Vale, e sono nove vittorie nella sola Jerez in carriera. Non vinceva da tanto lì, e l'ha fatto come non faceva da tanto, cioè primo dalla prima all'ultima curva, con Lorenzo in grado di attaccarlo solo per un centinaio di metri. "Costruito" gliel'ho sentito ripetere spesso, costruito il weekend, costruita la gara, costruita la qualifica e anche la moto perfetta. Come piccoli pezzi da comporre, curva per curva, turno per turno, millimetro dopo millimetro, per bilanciare una moto e una confidenza superiori. Bisognava guidare da dottore, precisi, per gestire una situazione di equilibrio precario. È sembrata noiosa la gara, a guardarla da fuori, con gli occhi e le informazioni da pilota invece leggi un weekend difficile, soprattutto per la mia, e la nostra, Ducati.

Lì a Jerez avevamo fatto dei test privati nello scorso novembre, ed eravamo andati forte, più forte di una Honda allora in crisi. Invece i dati dei test hanno solo confuso le idee, poiché la Michelin ha portato gomme differenti per la gara. Il problema per tutti è stato lo spin, vale a dire il pattinamento della gomma posteriore in accelerazione, che fa perdere stabilità, ma soprattutto velocità in uscita di curva. È sembrata noiosa perchè Valentino ultimamente vince stupendo, nel senso che succede quando meno te lo aspetti, ma stavolta è stato un martello alla Lorenzo. È stata difficile per i piloti, invece, lottare per 27 giri con una moto che non sta ferma e con un degrado gomme a cui non eravamo più abituati, in più Jerez con una MotoGP è un catino stretto con tutti i tipi di curve, e guidare una moto del genere su una pista così piccola significa non avere un attimo di respiro.

Mettici anche un elettronica meno sofisticata, che restituisce al pilota il compito di gestire ancora di più la manopola del gas, con tanti cavalli sotto il sedere. Lorenzo ha provato a tornare sotto, fermato poi da uno spin eccessivo, che hanno patito tutti poi, mentre Marquez ha fatto i suoi conti, e con l'esperienza dell'anno scorso ha preferito portare a casa un sempre ottimo podio, e i relativi punti. In campionato prende il largo. È stata brutta a vederla da casa, ma quando sono partiti davanti Rossi, Lorenzo, Marquez e Pedrosa a tirare il gruppo ci hanno messo ben poco a seminare tutti. Una di quelle gare che quei quattro li vedi all'inizio e poi ne ritrovi tre sul podio. Con la gara di Jerez ci sono stati tre differenti vincitori in quattro gare, sempre quelli lì, certo, però ogni gara è stata una sorpresa. Per questo non vedo l'ora di tornare.

Danilo Carlo Petrucci

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