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Intervistato da Nico e Zam in diretta con i lettori, il campione del mondo della MotoGP si è confermato un ragazzo razionale, diretto, persino umile. I lettori lo hanno trovato anche molto simpatico, e qualcuno si è convinto, proprio nel corso della diretta, che da oggi tiferà per lui. Joan Mir è perfettamente consapevole che il 2021, per lui, sarà ancora più difficile: soltanto Barry Sheene, gli ha fatto notare Nico, è stato capace di vincere due titoli consecutivi con la Suzuki in top class.
“Replicare il titolo - ha dichiarato il maiorchino - è importante, me ne rendo conto. So che sarà una impresa ancora più difficile e per questo mi sto allenando più che mai. All’inizio della mia esperienza in Suzuki l’obiettivo era vincere il titolo, adesso è ancora più ambizioso: è entrare nella storia ed essere tra quelli che con la Suzuki hanno vinto di più. Ma abbiamo margine: l’anno scorso abbiamo vinto il titolo non per la velocità, non eravamo i più veloci, ma per l’intelligenza e la costanza. Ora penso di poter migliorare la mia velocità, ma certo devo crescere soprattutto nelle qualifiche, devo piazzarmi nelle prime due file”.
Zam gli ha chiesto: hai voglia di misurarti con Marc Marquez, il grande assente del 2020?
“Dentro di me - ha risposto Mir - è chiara una premessa, ho tante cose da imparare da Marc: lui è il pilota più completo sulla griglia e quello che ha il pacchetto più competitivo, con la Honda. Ma anche noi abbiamo le carte in regola: abbiamo la testa, siamo giovani, possiamo migliorare con l’esperienza. Spero proprio che si veda questo duello già quest’anno, ma altrimenti ce ne saranno altri, di piloti difficili da battere”
E quali, in particolare?
“Guardando la stagione scorsa è molto difficile fare dei nomi, sono tanti quelli che vanno forte. Uno che lavora tanto e che mi piace molto come pilota è Morbidelli; poi i piloti sulle Yamaha ufficiali, il mio compagno di squadra che è un pilota molto forte. In Honda saranno tutti veloci e credo che Espargaro possa essere una sorpresa, sarà un rivale molto impegnativo. E infine mi aspetto che anche Valentino possa essere ancora competitivo”
E i piloti Ducati? Neanche nominati?
“Sicuramente ci saranno anche loro, ma per il titolo non lo so: loro saranno molto veloci sulle singole gare, ma per il campionato ho il dubbio. Vedremo”.
Davide Brivio mancherà nel box, ma Joan ha fiducia nei manager Suzuki: hanno le idee chiare. E anche lui le ha, ha già scelto il numero di gara, ma bisognerà attendere ancora qualche giorno per sapere se sulla carenatura della sua GSX-RR resterà il 36 oppure passerà al numero 1 che gli spetta.