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Jorge Lorenzo fa sempre notizia. Anzi, forse ne fa più adesso, che ha smesso di correre, che fino a qualche mese fa quando era pilota ufficiale. Merito, o colpa, di una situazione quasi senza precedenti: il cinque volte campione del mondo non ha quasi fatto in tempo ad annunciare il suo ritiro che si è subito trovato a gestire il suo rientro, in veste di collaudatore per il Test Team Yamaha, e poi addirittura di (potenziale) pilota come wild card al Catalunya.
Lorenzo era atteso al grande debutto a Sepang, ma pur essendo presente ai test non ha girato molto. In particolare si è limitato ad usare la moto 2019, limitandosi quindi a riprendere confidenza con la Yamaha e il suo quattro in linea dopo tre anni passati in sella a Ducati e Honda, entrambe a configurazione V4. Due giorni di test - uno con i collaudatori, uno con gli ufficiali - e basta, quasi uno shakedown per il pilota più che per la moto.
Una sorta di uscita propedeutica a prepararsi per fare poi il suo lavoro di collaudatore con il test team con l'appoggio di Silvano Galbusera, che avrebbe dovuto avere il primo seguito "vero" a Jerez de la Frontera il 4/5 aprile a Jerez, dividendo le spese del circuito con Honda; contrariamente a quanto si crede, una prassi abbastanza comune fra le squadre, che a volte dà vita a scontri di... MMA con MotoGP e Superbike sulla stessa pista.
Honda però ha fatto marcia indietro, cancellando la sessione di test per motivi non meglio specificati. Yamaha ha quindi deciso che non valeva la pena di girare da soli a Jerez, con la pista potenzialmente sporca e più difficile da gommare, ripiegando sul tracciato di Motegi, sempre ad Aprile.
Il tutto, oltre al lavoro di sviluppo, sembra far pensare anche a una preparazione per la ventilata wild card a Barcellona, secondo uno scenario che appare sempre più verosimile ogni giorno che passa. Restate sintonizzati.