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Allora Jorge, come è andata?
“Abbastanza bene. Tutti mi avevano parlato della grande potenza, non mi ha sorpreso, me l’aspettavo così. Ho fatto un buon tempo, ma le condizioni erano difficili: chiaramente c’è un sacco di cose da migliorare e da imparare. Domani andrà sicuramente meglio”.
La potenza non ti ha sorpreso; allora cosa ti ha sorpreso di più?
“L’aspetto che mi ha sorpreso di più è il cambio, è veramente incredibile: sembra sempre di essere nella stessa marcia, c’è sempre un sacco di potenza. E’ qualcosa di incredibile”.
Cosa pensi di Bastianini e Marini?
“Tutti noi debuttanti siamo a un ottimo livello: Bastianini è il campione del mondo, Marini ha finito secondo… Anche oggi siamo tutti molto vicini, sarà una bella sfida tra noi. Ma non penso agli altri, guardo solo dentro al mio box”.
Fisicamente come ti senti?
“Durante l’inverno ho cambiato un po’ la preparazione, ho fatto tanto motocross. Oggi mi sono sentito bene sulla moto, sono contento della mia condizioni fisica”.
Ci puoi raccontare la caduta?
“Doveva essere l’ultimo giro del nostro programma: all’uscita della curva 3, ho preso una buca, la moto si è mossa molto. Andavo veloce, è stata una caduta tosta, ma capita in questo sport, sono cose che capitano…”
Cosa puoi dire delle gomme?
“A me sono piaciute, c’è un sacco di margine. La verità è che tutto mi sembra meglio rispetto alla Moto2, ma è troppo presto per dire qualcosa. Adesso stiamo facendo tutto per gradi, abbiamo toccato poco sulla moto, stiamo cercando di raccogliere informazioni. Nei prossimi giorni, cominceremo a lavorare di più sulla messa a punto, sull’elettronica e sul resto”.
Perché hai scelto l’89?
“Ho dovuto lasciare l’88 perché era già occupato. Allora ho deciso per l’89, perché la MotoGP è un passo in avanti a tutto e mi è sempre piaciuto…”.