MotoGP. Jorge Martin: "Rossi? Mi fa ancora impressione. Marquez? Lo stiamo tutti aspettando"

MotoGP. Jorge Martin: "Rossi? Mi fa ancora impressione. Marquez? Lo stiamo tutti aspettando"
Il neoacquisto del team Pramac parte carico e fiducioso per la stagione del debutto in classe regina. "In frenata avrò le allucinazioni"
8 febbraio 2021

Jorge Martin è un altro dei rookie che si prepara ad affrontare la prima stagione in classe regina con pochissimi test alle spalle. Lo spagnolo dovrà rinunciare al suo numero preferito, l'88 (già assegnato a Miguel Oliveira) in favore dell'89, che arriverà sul cupolino della sua Ducati Pramac nei primi test in Qatar, a inizio marzo, quando partirà quella "bolla" che conterrà l'intero circus del Motomondiale per un mese buono.

Il team Pramac è uno dei migliori in griglia, e tra l'altro è quello che è stato usato da Ducati come vivaio per la sua squadra ufficiale. Da lì sono venuti Petrucci, Iannone, Miller e Bagnaia. E Martin lo sa bene, pur avendolo conosciuto solo fugacemente durante i test a Portimao. Ma il suo pensiero, in questo momento, è solo rivolto ai primi test che potrà effettuare per riprendere l'attività.

"Purtroppo partiremo in ritardo rispetto agli anni precedenti. Mi sono allenato in palestra, con la moto da cross e una Panigale stradale a Cartagena, a Jerez e ad Almeria - per essere una moto stradale va molto bene. È più morbida di una moto da corsa, ma quanto ad accelerazione non è lontana da una MotoGP. Tornerò a girare ad Almeria con la Panigale prima di salire sulla Desmosedici il 5 marzo, in Qatar. Mi sono allenato bene, peso un chilo in più ma è perché ho perso grasso e messo su massa muscolare."

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Cosa ti aspetti dalla Desmosedici?

Sinceramente non lo so di preciso, ma credo che in frenata sarà roba da allucinazioni: stacca praticamente dove freniamo noi con la Moto2, ma arriva molto più forte. E credo che avrò le allucinazioni anche in accelerazione, dalla terza marcia in avanti. Avrò una moto uguale a quella degli ufficiali per due stagioni, cosa che mi rassicura molto anche perché è stato l'iter classico di tutta la mia carriera: posso imparare il primo anno e poi lottare per le posizioni che mi competono il secondo.

Quali obiettivi ti poni per il debutto in classe regina? L'anno scorso Binder ha vinto da rookie...

Vorrei vincere il titolo di Rookie dell'anno. In MotoGP ritroverò piloti con cui ho corso nelle classi minori, come Bagnaia o Mir, e credo di poter arrivare al loro livello. Non so quanto tempo ci metterò, ma credo di poter arrivare a vincere il titolo della MotoGP. Ho davanti una decina d'anni di carriera, e se non mi capiteranno infortuni - altra cosa che mi è già capitata - credo di poter arrivare a vincere. Mi alleno già ora con piloti di altissimo livello, come Maverick e altri, e mi vedo al loro livello.

Chi è il pilota che non vedi l'ora di incontrare in griglia?

Bella domanda... forse è Mir, con cui siamo stati rivali fin da piccoli. Abbiamo lottato per il titolo nella Rookies Cup, e abbiamo avuto momenti belli e brutti insieme. Da allora sono cresciuto molto: ho vinto la Moto3, sono migliorato per velocità ma anche per maturità. E non vedo l'ora di reincontrarlo, ma stavolta in MotoGP.

E Rossi e Marquez?

Mi fa molta più impressione Rossi, perché era il mio idolo da ragazzino. Ho una foto con lui che mi accarezza la testa - credo di non essermela lavata per una settimana - è stato a Valencia 2006, ma giuro che non è colpa mia se quella volta perse il titolo! Adesso saremo insieme in griglia, lui a 42 anni, io a 22 - potrebbe essere mio padre. Non sarà pià veloce come una volta, ma lo è ancora abbastanza per restare in MotoGP.

Sai qualcosa di come sta Marquez? Cosa ti aspetti da lui?

Non ho davvero idea di come stia, né se riuscirà a tornare in tempo, ma è chiaro che lo stiamo aspettando. Il suo caso segnerà un prima e un dopo per il nostro sport, sia per i medici che per i piloti. I dottori non ci trattano come persone normali, perché vogliamo risalire in sella al più presto, siamo disposti a tutto per rientrare a a volte facciamo delle vere follie. Io stesso sono tornato in sella alla Moto3 cinque mesi dopo un'operazione e sono salito sul podio in Austria, ma dopo aver visto cosa è successo a Marquez, tutti rifletteremo molto di più prima di rientrare...