MotoGP, Ken Kawauchi (Suzuki): confermato l’abbassatore in Austria

MotoGP, Ken Kawauchi (Suzuki): confermato l’abbassatore in Austria
Il ride height device anche al posteriore finalmente sulla GSX-RR per “pareggiare il conto” con le concorrenti
30 luglio 2021

La notizia non è inedita: è stato Joan Mir, qualche settimana fa, ad annunciare come il dispositivo di controllo dell’altezza per il retrotreno della sua GSX-RR sarebbe arrivato in Austria, dopo gli opportuni collaudi da parte dei tester Sylvain Guintoli e Tsuda: Suzuki ha un processo di approvazione e validazione per le novità della MotoGP molto rigoroso, per evitare che le evoluzioni apportate non penalizzino altri aspetti.

La conferma arriva per bocca di Ken Kawauchi, responsabile tecnico del progetto MotoGP per la Casa di Hamamatsu. Che inizia validando ufficialmente quanto detto dal campione del mondo, che ha quantificato in 3/4 decimi il vantaggio prestazionale a favore delle moto che possono utilizzare il dispositivo non solo in partenza ma in tutte le accelerazioni rilevanti sull’arco del giro.

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La Suzuki rimane infatti una moto estremamente equilibrata, ma è ormai visibilmente in affanno nelle accelerazioni sui rettilinei più lunghi, dove sia Rins che Mir non riescono a tenere il contatto con i rivali, men che meno passarli in staccata. E considerando che i problemi di qualifica della GSX-RR sembrano tutt’altro che risolti, e che quindi la strategia dei piloti Suzuki non può essere altro se non correre in rimonta, non hanno sicuramente vita semplice e collezionano più cadute rispetto all’anno scorso.

“Siamo sicuramente soddisfatti della GSX-RR 2021” ha spiegato Kawauchi. “Ma si può sempre migliorare, e crediamo che l’arrivo del dispositivo di regolazione altezza aiuterà i nostri piloti a ottenere prestazioni migliori. Quando si compete in MotoGP, al massimo livello del nostro sport, la sfida al miglioramento è continua.“

Considerando il blocco regolamentare allo sviluppo dei motori imposto fino a fine stagione, Suzuki non ha la possibilità di lavorare sul propulsore per colmare il gap, ed è evidente come la soluzione ai problemi di accelerazione della GSX-RR vada ricercata attraverso guadagni marginali su parti non vincolate al blocco.

“La lunga pausa nel mese di luglio ci ha permesso di analizzare meglio la situazione, e quindi implementare nuove soluzioni che speriamo possano sortire il loro effetto nella seconda metà della stagione.”

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