MotoGP, KTM: "Non è giusto che Bradl corra" [AGGIORNATO]

MotoGP, KTM: "Non è giusto che Bradl corra" [AGGIORNATO]
La casa di Mattighofen contro il doppio ruolo di Stefan. Beirer: "È come godere delle concessioni". Bradl: "L'assenza di Marc ha avvantaggiato gli altri"
15 febbraio 2021

Le condizioni di Marc Marquez migliorano di giorno in giorno - d'altra parte, le doti atletiche sono fuori discussione, e aiutano non poco in questi frangenti - ma è ancora decisamente prematuro fare ipotesi concrete sul suo ritorno in sella. Di fatto praticamente esclusa la sua presenza nel quadruplo appuntamento in Qatar (due test e due gare nel mese di marzo) si può ipotizzare un suo rientro al ritorno del Continental Circus in Europa, ma al momento non ci sono certezze se non che, giustamente, l'otto volte iridato voglia rientrare solo quando sarà al 100% della forma.

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Come del resto anticipato da diverse fonti, sarà quindi Bradl a "tenere calda" la sella di Marc Marquez in attesa del suo rientro, continuando quindi nel suo doppio ruolo di collaudatore e pilota. Un doppio ruolo che - pur facendo le debite proporzioni fra il talento di Marquez e quello di Bradl - porta comunque a Honda indiscutibili vantaggi: Stefan, allo stato attuale, sarà l'unico pilota al via del GP del Qatar con alle spalle una dozzina di giornate di test.

Una situazione che ricorda molto da vicino quella delle case che, non avendo un mezzo sufficientemente competitivo, possono godere delle concessioni: pur non potendo infatti sviluppare il propulsore (soluzione comunque vietata però a tutti in questo biennio) Honda può utilizzare quello che di fatto è il suo pilota anche per i test, aggirando così bellamente il limite regolamentare.

Una situazione decisamente controversa contro cui si è schierata KTM, per voce del suo direttore tecnico Pit Beirer, sulla testata tedesca Speedweek. KTM, che solo quest'anno ha perso le concessioni con le vittorie di Binder e Oliveira, ha un'idea precisa di quali siano i benefici di poter provare con i piloti titolari, e d'altra parte è sempre stata molto attenta e pronta a far valere i propri diritti sportivi contro i suoi avversari.

"Honda ha sicuramente tratto vantaggio, l'anno scorso, dal poter correre ed effettuare test con Stefan Bradl" ha dichiarato Beirer. "Non abbiamo niente contro Stefan, si tratta solo di offrire a tutti le stesse opportunità; HRC, il team campione del mondo in carica, ha avuto la possibilità di effettuare test con un pilota titolare, cosa riservata solamente ai team che godono delle concessioni, e non è corretto nei confronti degli altri costruttori."

L'idea, su cui sta lavorando la MSMA, è quella di inserire un limite al numero di gare - tre o quattro - per cui un team possa utilizzare il collaudatore designato per sostituire il pilota titolare, in maniera da impedire il ripetersi di situazioni come quella 2020, in cui Honda ha di fatto sostituito Marquez per tutta la stagione con Bradl. Una mossa, secondo Speedweek, compiuta dall'HRC pur sapendo perfettamente che il titolare non sarebbe rientrato, e che quindi avrebbe potuto godere di questo tipo di vantaggio.

Una situazione che non dovrebbe ripetersi quest'anno, ma che l'associazione dei costruttori, per evitare che qualcuno utilizzi il precedente in funzione strategica, intende bloccare sul nascere.

La risposta di Stefan Bradl

 

Stefan Bradl ha risposto, sfruttando ancora la platea di SpeedWeek. "L'argomento non mi tocca più di tanto. Vista dall'esterno, le obiezioni di Beirer è perfettamente comprensibile, ma sicuramente se il problema non ti tocca direttamente è più facile auspicare la restrizione. Certo, ci può essere un vantaggio per il pilota che gira più degli altri su un determinato circuito, ma d'altra parte le altre squadre hanno indubbiamente avuto il vantaggio di non avere avuto Marc Marquez in pista per un'intera stagione."

"Inoltre, se si cambiano in continuazione i regolamenti per ogni minima necessità, diventa difficile seguirli. La preoccupazione di Beirer è lecita, ma sinceramente: chi si augura un infortunio così lungo per il pilota titolare da costringere la Casa a sostituirlo per così tante gare? Insomma, se si inizia a guardare questi dettagli, sorge la domanda sui vantaggi e gli svantaggi per ciascuno dei concorrenti."