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TERMAS DE RIO HONDO – Trionfo di Valentino Rossi, davanti ad Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow. Quarto Andrea Iannone, solo quinto Jorge Lorenzo, a terra Marc Marquez per un contatto con Rossi al penultimo giro.
Sembrava dovesse essere l’ennesima passeggiata del campione della Honda, che al decimo giro aveva già 4”3 di vantaggio su Dovizioso e 4”5 su Rossi, in grande rimonta. Questa volta, però, Marc era in difficoltà, la sua RC213V si muoveva da tutte le parti, sbandierava in entrata e in uscita di curva, mentre Rossi alle sue spalle guidava una Yamaha perfetta, grazie anche all’azzardo della gomma posteriore extra dura, mentre Marquez aveva optato per la dura. «Ma con la Honda non si poteva correre con quella di Rossi» lo giustifica Crutchlow, grande protagonista fino al traguardo. Gomma o non gomma, con una voglia e una determinazione impressionanti, un modo di guidare unico, Valentino è arrivato in scia al rivale, l’ha studiato, l’ha puntato e in fondo al rettilineo ha affondato la staccata.
«Ma Marquez è uno da tutto o niente, in mezzo alla curva mi ha dato una carenata. Sono rimasto un po’ sorpreso, ma in uscita ho accelerato per provare ad andargli via, lui mi ha colpito nuovamente» è la sintetica spiegazione dell’episodio che ha deciso definitivamente il GP al penultimo giro: Rossi, davanti, ha continuato per la sua strada, Marquez è finito sull’asfalto, senza conseguenze.
«Ma non ho sbagliato nulla, tutti hanno visto che ci siamo toccati nel cambio di direzione» è la tesi di Marc, attento a evitare la polemica, ma anche convinto di avere in qualche modo ragione. Non ce l’ha, le immagini sono chiare e Marquez ha sbagliato a resistere, anche perché il recupero di Rossi, nettamente più veloce, avrebbe dovuto fargli capire che questa volta non se la sarebbe potuta giocare, che avrebbe dovuto accontentarsi di un piazzamento. «Non si possono vincere tutte le gare, bisogna anche saper accettare un risultato diverso» aveva detto alla vigilia, come fa sempre da un anno a questa parte. Ma un conto è dirlo, un altro farlo.
Così, inaspettatamente, dopo tre gare Marquez è solo quinto, a 30 punti da Rossi a 24 da un immenso Dovizioso, un’altra volta secondo, un’altra volta protagonista assoluto, autore di un GP da applausi. Si era capito dopo le prove, nonostante il sesto tempo in qualifica, che il Dovi aveva il passo per giocarsi il podio, ma la sua gara è andata oltre le aspettative, a conferma che la GP15 è sì competitiva, ma è guidata da un grandissimo pilota. Superato di slancio da Rossi all’11esimo giro, sembrava che il Dovi non ne avesse più per tenere il suo passo, invece, nonostante la gomma dura posteriore – scelta obbligata per le “Factory2” – Andrea è stato lì, ha tenuto botta e soltanto a tre, quattro giri dal termine ha rallentato. Alla fine, è arrivato anche un secondo posto insperato, ma che Andrea avrebbe anche potuto conquistare sul “campo”, perché nel finale girava più forte di Marquez.
«Dei tre secondi posti conquistati, questo è forse il più significativo, perché ottenuto su una pista dove nel 2014 avevo faticato particolarmente» gioisce il Dovi, secondo anche nel Mondiale: impensabile solo pochi mesi fa. Con la soddisfazione di aver battuto per la terza volta consecutiva il compagno di squadra, che proprio all’ultima curva si è visto beffato da un tenace Crutchlow. «Nessuna rivincita nei confronti della Ducati, io voglio solo battere chi mi sta davanti» ha sminuito Cal, che ha approfittato di una indecisione dell’altro Andrea. Iannone, comunque, ha corso bene, ma manca un po’ di esperienza e di abitudine a stare davanti: in ogni caso, è terzo nel mondiale, un risultato oltre ogni aspettativa.
Così come non si poteva prevedere un inizio di stagione così difficile per Jorge Lorenzo, solo quinto a ben 10”192 dal compagno di squadra: ancora una volta, Jorge ha sbagliato la scelta della gomma, montando una media anteriore invece della dura scelta da Rossi e da tutti gli altri piloti di vertice. Lui si arrabbia se lo si dice, ma a questo punto è giusto parlare di crisi. Sesto posto per Bradley Smith, solo settimo Aleix Espargaro, scattato dalla seconda casella: si sapeva che, sulla distanza, la Suzuki non sarebbe stata così competitiva, ma, ci si aspettava qualcosa di meglio, specie considerando il distacco di quasi un secondo al giro. Ma la differenza in rettilineo è troppo grande: Aleix veniva sverniciato da tutti.
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 173.3 | 41'35.644 |
2 | 20 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 172.9 | +5.685 |
3 | 16 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | CWM LCR Honda | Honda | 172.7 | +8.298 |
4 | 13 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 172.7 | +8.352 |
5 | 11 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 172.6 | +10.192 |
6 | 10 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 171.9 | +19.876 |
7 | 9 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 171.6 | +24.333 |
8 | 8 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 171.4 | +27.670 |
9 | 7 | 45 | Scott REDDING | GBR | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 170.9 | +34.397 |
10 | 6 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 170.9 | +34.808 |
11 | 5 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Pramac Racing | Ducati | 170.5 | +40.206 |
12 | 4 | 43 | Jack MILLER | AUS | CWM LCR Honda | Honda | 170.4 | +42.654 |
13 | 3 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 170.4 | +42.729 |
14 | 2 | 76 | Loris BAZ | FRA | Athinà Forward Racing | Yamaha Forward | 170.3 | +42.853 |
15 | 1 | 6 | Stefan BRADL | GER | Athinà Forward Racing | Yamaha Forward | 170.3 | +43.037 |
16 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Aspar MotoGP Team | Honda | 170.3 | +43.252 | |
17 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Aspar MotoGP Team | Honda | 170.3 | +43.400 | |
18 | 63 | Mike DI MEGLIO | FRA | Avintia Racing | Ducati | 170.3 | +43.808 | |
19 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 170.2 | +44.878 | |
20 | 33 | Marco MELANDRI | ITA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 169.4 | +56.236 | |
21 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | AB Motoracing | Honda | 169.0 | +1'03.371 | |
22 | 15 | Alex DE ANGELIS | RSM | Octo IodaRacing Team | ART | 168.6 | +1'08.444 | |
Non classificato | ||||||||
7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Repsol Honda Team | Honda | 170.5 | 1 Giro | ||
93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 173.3 | 2 Giri | ||
68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Pramac Racing | Ducati | 170.6 | 19 Giri |