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Come era ampiamente prevedibile, la GP Commission ha dato retta a Aprilia, KTM, Honda, Suzuki e Yamaha e torto alla Ducati: a partire dal 2023, l’abbassattore anteriore - il sistema introdotto quest’anno dall’ingegnere Gigi Dall’Igna per tenere bassa la moto non solo in partenza, ma anche in accelerazione durante ogni singolo giro - sarà vietato.
Rimangono invece i sistemi per tenere bassa la moto in partenza e quello al posteriore. Come detto, la regola vale a partire dal 2023, quindi per tutto il 2022 Ducati potrà continuare ad usarlo, anche se in Indonesia, per esempio, solo Jorge Martin l’ha mantenuto su una delle sue due moto, mentre gli altri piloti ufficiali hanno preferito non utilizzarlo.
Dipende dalla conformazione della pista: ci sono tracciati dove i vantaggi sono chiari, altri, come a Mandalika, dove il sistema si rivela inefficace. La posizione della Ducati è nota, potete ascoltare anche l’opinione del direttore sportivo Paolo Ciabatti nel podcast #atuttogas numero 57, mentre per conoscere perché gli altri costruttori si sono opposti a questo sistema si può rivedere sul nostro canale YouTube la diretta di sabato 19 marzo con Francesco Guidotti, team manager KTM.
Chi ha ragione? E’ stato giusto o sbagliato decidere per il divieto di questo sistema? Ecco l’opinione di zam. Voi da che parte state?