MotoGP. Le pagelle di Misano: Bagnaia perfetto: cosa dovrebbe fare di più?

MotoGP. Le pagelle di Misano: Bagnaia perfetto: cosa dovrebbe fare di più?
Un Bagnaia da 10, imbattibile. Nove per un Bastianini da applausi e 8 per un Vinales in crescita. Otto anche per Quartararo che rimane il... numero uno
5 settembre 2022

Francesco Bagnaia voto 10

E’ nella bolla magica, vince a ripetizione: siamo a quattro consecutive. Questa è stata tosta e quindi ancora più significativa: Bastianini ci ha provato in tutti i modi. Ha resistito mettendo insieme, al meglio, tutte le sue qualità: velocità, frenata pazzesca, traiettorie sempre impeccabili, capacità di resistere alla pressione di chi gli sta dietro, lucidità, controllo totale della sua moto. In questo momento è il più forte. Imbattibile.

 

Enea Bastianini 9

Aveva la velocità per vincere, ma nei primi giri non è stato super efficace, mentre nell’ultimo, proprio mentre stava preparando l’attacco decisivo, ha commesso un errore e non ha avuto la possibilità di provarci, anche se non ha mollato fino al traguardo, tanto da fare il primato della pista. Poi, nel dopo gara, ha subito a distanza il “cicchetto” di Claudio Domenicali, ma ha fatto benissimo a provarci. Applausi.

 

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Maverick Vinales 8

Fino a metà gara sembrava il pilota più veloce, ma non è riuscito a trovare il modo per passare: ce l’avesse fatta, forse il risultato finale sarebbe ben diverso. Poi ha perso anche il secondo posto, ma il terzo podio in quattro gare certifica una competitività assoluta. Bello rivederlo così veloce. In crescita.

 

Luca Marini 7,5

Bella gara, veloce e di sostanza. Un altro mattoncino nella costruzione di qualcosa di importante: il primo podio in MotoGP è sempre più vicino. Solido.

 

Fabio Quartararo 8

Un’altra grande gara, al di là del risultato finale: per me impossibile fare di più con quella moto. Prova a stare attaccato in tutti i modi al campionato, ma ha pochi mezzi per difendersi. Come pilota rimane il punto di riferimento. Numero uno.

 

Aleix Espargaro 5

Seconda gara consecutiva sotto tono, per la terza volta negli ultimi quattro GP arriva dietro al compagno di squadra. Rimane costante, ma ha perso velocità: il sogno del titolo sembra evaporare. Anche se lui dice di continuare a crederci. Ma bisogna cambiare passo. Poco incisivo.

 

Alex Rins 6

A metà gara, sembrava avere la possibilità di arrivare almeno nei cinque, poi è calato nel finale: in passato, la Suzuki faceva la differenza negli ultimi giri, adesso non sembra più così. Senza infamia e senza lode.

 

Brad Binder 6

Sufficienza perché è il primo pilota KTM al traguardo, ma è l’unica nota positiva. Stagione complicata, dopo un avvio da protagonista. 

 

Jorge Martin 4

Forse non si è ancora ripreso dalla delusione di non essere stato scelto per la squadra ufficiale: siamo lontanissimi dal suo potenziale. Serve una sveglia.

 

Alex Marquez 5

Un voto in più, perché è la prima Honda al traguardo. 

 

Miguel Oliveira 4

Forse non ha più voglia di prendere rischi.

 

Andrea Dovizioso 5

Un piccolo passo in avanti rispetto al solito nella sua ultima gara. Il voto, sia chiaro, è per il GP, non certo per la carriera. #GrazieDovi.

 

Marco Bezzecchi 5

Che peccato per quella caduta alla curva 10 mentre era quinto: normali errori di inesperienza quando sei al debutto in MotoGP. Che velocità, però.

Jack Miller 4

Sembrava aver trovato grande costanza, invece è caduta al secondo giro (alla curva 4) mentre era primo. Poteva, doveva essere un’altra Ducati davanti a Quartararo.

 

Fabio Di Giannantonio 4

Una involuzione pericolosa, deve ritrovare le sensazioni di prima della pausa estiva.

 

Franco Morbidelli 6

E’ stato involontariamente coinvolto nella caduta di Di Giannantonio davanti a lui e la sua gara è finita lì. Ma per i passi in avanti mostrati nel fine settimana merita una sufficienza di incoraggiamento.

 

Ducati DesmosediciGP voto 9,5

Come già detto in altre occasioni, siamo vicini alla perfezione assoluta. Non so se il nostro ingegnere Bernardelle può trovare dei difetti, io non li vedo.

 

Aprilia RS-GP voto 9

Siamo in linea con la Ducati: forse, ma non è certo, leggermente inferiore, ma comunque molto competitiva. E c’è ancora margine.

 

Yamaha M1 voto 5

Cambiano le piste, ma non cambiano i risultati e, di conseguenza, le considerazioni: la differenza di potenza è troppo marcata.

 

Suzuki GSX-RR voto 6

Personalmente mi aspettavo qualcosa in più. E non ha più il vantaggio di usare meglio le gomme nel finale.

 

KTM RC16 voto 5

L’obiettivo è quello di stare nei cinque secondi dal primo: fallito.

 

Honda RC213V voto 5

I limiti tecnici sono acuiti dalla naturale demotivazione dei piloti.