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Le grandi attrezzature sono già partite via mare, le moto e altri materiali saranno spediti a Sepang all’inizio di febbraio, con piloti, manager e personale tecnico che, invece, dovranno partire per Kuala Lumpur nei giorni precedenti l’inizio dei test della MotoGP, ovviamente dopo aver eseguito un test PCR tra le 48 e le 72 ore prima dell’imbarco e che accerti la negatività al Covid-19.
Sono alcune delle tante soluzioni che Dorna, Irta e FIM, con l’aiuto di Razlan Razali, hanno dovuto trovare per poter garantire lo svolgimento dei test in Malesia, previsti per la metà di febbraio. Un lavoro, come ha spiegato ieri Giovanni Zamagni nella Live di Moto.it con Nico Cereghini, anche diplomatico con il governo locale, per scongiurare il rischio di doversi sottoporre tutti alla quarantena prevista dalla normativa locale, ma anche per garantire la massima sicurezza all’intero Circus.
La mole di uomini e mezzi che si sposterà è decisamente significativa e sarà necessario, quindi, non lasciare nulla al caso. Sarà replicato, ma con molte più difficoltà viste le distanze, il modello già collaudato nel corso dell’ultima stagione e che ha permesso il regolare svolgimento del mondiale (anche se solo sui circuiti europei). La quarantena prevista dalle leggi malesi sarà bypassata ricorrendo ad un breve periodo di isolamento a cui tutti i piloti, i meccanici e il personale dei team e dell’organizzazione dovranno osservare all’interno di un Hotel - verosimilmente il Sama Sama (quello dell’ormai tristemente famosa bistecca di Andrea Iannone), che si trova proprio a pochi passi dall’aeroporto - e non sarà possibile uscire dalle rispettive stanze fino a quando non si avrà il risultato di un ulteriore test PCR effettuato subito dopo l’arrivo.
Solo dopo la aver accertato l’esito negativo del test, si potrà raggiungere il circuito di Sepang, senza auto noleggiate privatamente, come accade di solito, ma ricorrendo a navette messe a disposizione dall’organizzazione. E’ questo, al momento, lo scenario che si prospetta, ma chiaramente bisognerà capire se e come evolverà la situazione sanitaria in Malesia e anche nel resto del mondo per capire se sarà necessario aggiustare il tiro o, peggio ancora, rinunciare definitivamente ai test di Sepang.