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Cambiano le regole per le penalizzazioni in MotoGP. La Long Lap Penalty, introdotta giusto un anno fa, viene infatti equiparata nel trattamento al più tradizionale stop&go, ovvero il rientro forzato ai box. La penalità, come ben sapete, consiste nell'obbligare il pilota che ha compiuto la scorrettezza a percorrere una traiettoria alternativa, più esterna e meno favorevole, in una determinata curva del circuito allestita allo scopo, in maniera da "restituire" il tempo guadagnato con un taglio o una posizione conquistata in maniera scorretta.
La Grand Prix Commission ha quindi deciso di evitare possibili confusioni equiparando le tempistiche per la Long Lap Penalty e il Ride Through. Il pilota che riceve una di queste due sanzioni avrà tre giri di tempo per effettuare la procedura; unica eccezione per chi invece verrà penalizzato con due long lap, che avrà la possibilità di effettuarli su un arco di cinque giri.
La riunione ha anche modificato alcuni aspetti prettamente organizzativi e formali, quali la presenza del personale medico in circuito, ampliata dalle 7 della mattina alle 23, per poter assistere anche il personale tecnico che inizia a lavorare molto presto e finisce molto tardi, la riscossione delle quote per l'iscrizione di una wild card e la definizione di un pilota "attivamente in gara", condizione necessaria per venire classificati in caso di interruzione della gara stessa.
Di fatto, perché sussistano queste condizioni, la moto deve essere in condizione di ripartire, e il pilota, eventualmente aiutato dai commissari, dev'essere impegnato nel tentativo di riportare la moto ai box o di rientrare in gara.