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JEREZ – Miglior tempo per Jorge Lorenzo, davanti a Marc Marquez e Andrea Iannone. Quarto Andrea Dovizioso, solo 13esimo Valentino Rossi, che nella combinata dei tempi FP1-FP2 è nono, con Aleix Espargaro secondo con il tempo del mattino.
Temperatura fresca (21 °C) nelle FP1, caldo (oltre 30 °C) nelle FP2: una variabile da tenere in considerazione, perché il GP si disputerà alle 14, quindi l’ora della sessione pomeridiana. L’analisi, quindi, va fatta guardando a questo aspetto, considerando che è previsto sole e caldo per tutto il fine settimana.
Un dato che terrà in considerazione anche Lorenzo, primo al mattino con il tempo di 1’39”174, primo al pomeriggio in 1’39”300. Fresco di “rinnovo” di contratto – Lorenzo aveva firmato con Yamaha un accordo fino al 2016, con possibilità, però, per entrambi di svincolarsi entro giugno, ma oggi Lin Jarvis, numero uno di Yamaha corse, ha detto ufficialmente che pilota e Casa si sono accordati per proseguire, eliminando l’opzione – nelle FP1 Jorge ha martellato alla sua (vecchia) maniera, rifilando di passo parecchi decimi ai rivali.
Con l’aumento della temperatura, però, è calato il grip dell’asfalto e sono aumentati i problemi per la Yamaha, da sempre in difficoltà quando c’è poco tenuta. Con la dura anteriore e la dura posteriore Jorge ha girato piuttosto lento – 1’40”5-1’40”7 di passo – per poi tornare veloce nel finale quando ha sostituito la dura posteriore con quella più morbida. Ecco quindi il solito dubbio: terrà tutta la gara? Un punto interrogativo legittimo, specie considerando il lavoro fatto dal suo compagno di squadra, che ha girato solo con la gomma più dura al posteriore. In queste condizioni, anche Valentino Rossi ha faticato – ha chiuso 13esimo staccato di 1”094, con un passo leggermente migliore di quello di Jorge -, ma ha voluto lavorare in questa configurazione ritenendola, probabilmente, quella più idonea per la gara. Nel finale, poi, c’è stata una incomprensione al box con il tecnico della Bridgestone (avrebbe portata una morbida posteriore non richiesta), ma al di là del tempo finale, che avrebbe potuto essere migliore, la sensazione è che con il caldo la M1 faccia abbastanza fatica. Ma è solo venerdì.
Al secondo posto – nella combinata dei tempi – Aleix Espargaro, come sempre bravo a sfruttare la gomma più morbida a disposizione delle Open, mentre secondo nelle FP2 – terzo assoluto – ha chiuso Marc Marquez con il suo dito mignolo sinistro operato sabato scorso. A 16 minuti dal termine si è visto come l’infortunio non condizioni minimamente la condotta del fenomeno della Honda: trovatosi dietro a Smith, Marquez ha cercato di passarlo con una staccata “impossibile” alla curva “Dry Sack” (quella in fondo al rettilineo), finendo largo. Smith l’ha ripassato, Marquez gli si è messo in scia e con una entrata da paura, con la moto tutto di traverso, l’ha risuperato all’ultima curva. Stiamo parlando di un turno di prove libere… Insomma, Marc, che utilizza un guanto speciale e una manopola sinistra “ingrossata” con della gomma a forma di cuneo, non sembra essere troppo condizionato dall’infortunio (non ha preso antidolorifici) e guida come al solito, con l’efficacia di sempre: con le gomme dure, nel pomeriggio, è stato nettamente il più efficace. Ieri aveva detto di non essere lui il favorito, ma le FP2 hanno raccontato una storia un po’ diversa.
In Casa Ducati si attendeva questa gara con grande curiosità e un po’ di apprensione, ma il primo responso ha detto che la GP15 è competitiva pure su questo tracciato. «Siamo veloci» si frega le mani Andrea Dovizioso, quinto nella combinata dei tempi, alle spalle del compagno di squadra Andrea Iannone, anche lui particolarmente soddisfatto. Il tempo finale è stato determinato dalla gomma più soffice, utilizzata da entrambi i piloti, ma il passo con la gomma più dura della gara è di tutto rispetto: il podio non è un sogno, ma un obiettivo ampiamente realizzabile.
Mentre la Suzuki piazza entrambi i piloti nei primi dieci della combinata – Maverick Vinales è decimo – l’Aprilia, come al solito, insegue dal fondo dello schieramento, con Marco Melandri finito a terra nelle FP2 alla prima curva, fortunatamente senza conseguenze. «Non ci mancano cose stratosferiche, ma ci manca l’equilibrio, molto difficile da trovare» dice il direttore tecnico Romano Albesiano. Nei test di lunedì debutterà il cambio seamless (anche in scalata), provato in settimana da Biaggi a Misano su una SBK e poi da Laverty su una MotoGP: le difficoltà sono tante, ma a Noale si lavora.
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 291.0 | 1'39.300 | |
2 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 292.8 | 1'39.428 | 0.128 / 0.128 |
3 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 292.3 | 1'39.511 | 0.211 / 0.083 |
4 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 292.6 | 1'39.535 | 0.235 / 0.024 |
5 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 281.7 | 1'39.616 | 0.316 / 0.081 |
6 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Pramac Racing | Ducati | 290.0 | 1'39.718 | 0.418 / 0.102 |
7 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | CWM LCR Honda | Honda | 290.0 | 1'39.909 | 0.609 / 0.191 |
8 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 291.1 | 1'39.953 | 0.653 / 0.044 |
9 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 283.6 | 1'40.087 | 0.787 / 0.134 |
10 | 45 | Scott REDDING | GBR | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 291.6 | 1'40.145 | 0.845 / 0.058 |
11 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 288.9 | 1'40.293 | 0.993 / 0.148 |
12 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Pramac Racing | Ducati | 292.8 | 1'40.363 | 1.063 / 0.070 |
13 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 288.9 | 1'40.394 | 1.094 / 0.031 |
14 | 63 | Mike DI MEGLIO | FRA | Avintia Racing | Ducati | 289.4 | 1'40.444 | 1.144 / 0.050 |
15 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Aspar MotoGP Team | Honda | 282.9 | 1'40.514 | 1.214 / 0.070 |
16 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 291.1 | 1'40.569 | 1.269 / 0.055 |
17 | 7 | Hiroshi AOYAMA | JPN | Repsol Honda Team | Honda | 291.5 | 1'40.678 | 1.378 / 0.109 |
18 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 280.6 | 1'40.752 | 1.452 / 0.074 |
19 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Aspar MotoGP Team | Honda | 279.2 | 1'40.819 | 1.519 / 0.067 |
20 | 6 | Stefan BRADL | GER | Athinà Forward Racing | Yamaha Forward | 286.3 | 1'40.825 | 1.525 / 0.006 |
21 | 17 | Karel ABRAHAM | CZE | AB Motoracing | Honda | 284.1 | 1'40.917 | 1.617 / 0.092 |
22 | 43 | Jack MILLER | AUS | CWM LCR Honda | Honda | 284.2 | 1'41.226 | 1.926 / 0.309 |
23 | 76 | Loris BAZ | FRA | Athinà Forward Racing | Yamaha Forward | 281.3 | 1'41.422 | 2.122 / 0.196 |
24 | 33 | Marco MELANDRI | ITA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 282.8 | 1'41.450 | 2.150 / 0.028 |
25 | 15 | Alex DE ANGELIS | RSM | Octo IodaRacing Team | ART | 276.9 | 1'42.176 | 2.876 / 0.726 |