Tre Yamaha racchiuse in 71 millesimi, con Lorenzo primo davanti a Crutchlow e Rossi. Marquez è quarto staccato di 0”591, buon inizio per Dovizioso, quinto a 0”853, solo ottavo Pedrosa a più di un secondo | G. Zamagni, Losail
LOSAIL – Tre Yamaha racchiuse in 71 millesimi, con Lorenzo primo davanti a Crutchlow e Rossi. Marquez è quarto staccato di 0”591, buon inizio per Dovizioso, quinto a 0”853, solo ottavo Pedrosa a più di un secondo.
E’ stato un inizio scoppiettante, al di là del vento e della tanta sabbia in pista, con Rossi subito velocissimo, davanti a tutti dall’inizio fino a pochi minuti dalla fine, quando prima Crutchlow, poi Lorenzo gli hanno portato via il miglior tempo. Ma al di là della posizione, comunque buona, Valentino è parso molto competitivo e quello con il passo più regolare: buon segno.
YAMAHA PROTAGONISTA
Dopo i test invernali, sembrava che la Honda avesse un buon vantaggio tecnico, che però non si è visto nelle prime libere del 2013. Naturalmente è troppo presto per dare dei giudizi, ma la Yamaha sembra più competitiva del previsto. Anche perché sono andati fortissimo tre piloti con tre M1 differenti: Lorenzo aveva nel box anche il telaio evoluzione, Rossi ha utilizzato sempre il telaio dei test, mentre Crutchlow, come è noto, ha la Yamaha del 2012. Insomma, la M1 c’è ed è competitiva, con il solo Bradley Smith inevitabilmente più in difficoltà: il debuttante britannico è 11esimo staccato di 1”6 dai compagni di Marca.
Ma se le prestazioni della Yamaha non sono poi così sorprendenti, fanno specie le grandi difficoltà del favorito Dani Pedrosa, solo ottavo (ultimo tra i piloti Honda) staccato di 1”064 dalle M1 e di quattro decimi dal compagno di squadra. Pedrosa ha iniziato malissimo questa stagione, finendo fuori pista per ben due volte in 10 minuti. Poi, ha continuato a faticare, non riuscendo mai a essere incisivo nemmeno per un giro. Decisamente meglio è andato Marquez, che ha conquistato il quarto posto – primo tra i piloti in sella alla RC213V -, guidando con la solita grinta: un attimo dopo aver realizzato il suo miglior tempo, Marc è finito fuori pista, un po’ come faceva ai tempi della Moto2. Il suo debutto è stato comunque positivo, così come lo è stato quello di Andrea Dovizioso.
BRAVO DOVI
E’ stato davvero bravo Dovi, che si conferma sempre di più l’uomo giusto per questa Ducati, per metodo di lavoro, tranquillità e capacità comunque di portare il mezzo al limite. Anche Andrea, come Marc, è andato dritto alla prima curva dopo aver realizzato il suo miglior tempo, ma ha guidato con la solita costanza, rifilando quattro decimi al compagno di squadra Nicky Hayden (decimo), mentre Andrea Iannone, anche lui autore di un fuori pista, ha chiuso 12esimo a 1”874, di pochi centesimi davanti al compagno di squadra Ben Spies, 13esimo.
ESPARGARO PRIMO CRT
Come è spesso successo nei test, Aleix Espargaro è stato il più veloce in sella a una CRT: è addirittura nono, a un solo decimo da Pedrosa. In difficoltà i piloti italiani: Corti è solo 20esimo (Claudio corre con le lenti a contatto e non vede bene con la luce artificiale), Petrucci 21esimo, costretto a lungo ai box per un problema alla centralina.
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