MotoGP, Lorenzo: "In Yamaha ostracismo contro di me"

MotoGP, Lorenzo: "In Yamaha ostracismo contro di me"
Disoccupato per il 2021, il cinque volte iridato critica (ancora) la scelta di Crutchlow. E con due persone in Yamaha che lo hanno fatto fuori
24 novembre 2020

La stagione 2020 è terminata, e Jorge Lorenzo non ha alcuna prospettiva per il 2021. Yamaha non è apparsa del tutto soddisfatta del rendimento del collaudatore, soprattutto in occasione dei test a Portimao, e lo ha liquidato senza tante cerimonie preferendogli Cal Crutchlow.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Una scelta ampiamente (e poco elegantemente) criticata da Lorenzo, che mette in dubbio le capacità di Cal nella veste di collaudatore. Insinuando, tra l'altro, che ci siano state due persone in Yamaha che hanno deciso specificamente di "farlo fuori".

"Mi hanno criticato per le prestazioni a Portimao, in cui in effetti sono andato male. Ma come ho detto, a giugno mi avevano comunicato che non ci sarebbero stati altri test, e quindi mi sono goduto altri aspetti della vita. Non mi sono allenato, perché non avrei dovuto fare altri test prima di febbraio, e ho ridotto molto il ritmo. Mi sono tenuto in forma, ma non come se avessi avuto un piano di test. Prima del COVID erano previste 15/16 giornate, e avevo il mio piano di allenamento; quando mi è stato comunicato che non avrei più corso al Cataluyna e che non ci sarebbero stati più test ho rallentato il ritmo."

"A Portimao, su una pista tutta nuova, non guidavo da otto mesi e mi sono ritrovato con un team anch'esso fuori allenamento: come pretendevano che potessi andare forte con la moto 2019? Un collaudatore avrebbe dovuto guidare la moto 2021. A me non solo non hanno dato quella ma nemmeno la 2020, bensì la 2019! Che lavoro posso svolgere in queste condizioni?"

Secondo Lorenzo c'è una volontà precisa dietro questa situazione. "Credo che abbiano preso questa decisione dietro pressioni di una o due persone, e non parlo di Lin Jarvis perché non credo che la cosa venga solo da lui. Penso a due persone che hanno pesato sulla decisione di non rinnovare l'accordo con me. Una decisione ingiusta, che si basa solo su questo test in cui, ripeto, il mio potenziale non è stato valutato correttamente. Credo di sapere come si va forte in moto e di saper dare buone indicazioni. Anche girando più lento di Cal, le mie indicazioni sarebbero state cento volte più precise di un pilota con poca sensibilità e non adatto alla guida della Yamaha, come Cal o Dovizioso. Ma la decisione è loro: vedremo in futuro che risultati ne trarranno."