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"Oggi proviamo la RC213V-S a Portimao!" - una brevissima riga con cui Marc Marquez annuncia il suo rientro in pista, sia pure con una moto stradale, a ormai più di due mesi dall'infortunio che gli ha impedito di disputare le ultime due gare del 2021. E riparte proprio da Portimao - location della prima gara che avrebbe dovuto correre - il suo percorso di rientro, che come aveva annunciato nella conferenza stampa di venerdì, parte da una verifica in pista in sella ad una moto stradale.
Da questo test, documentato con un post su Instagram, Marquez trarrà le informazioni necessarie a capire se sarà in grado di partecipare ai test di Sepang. Correndo con Honda, Marc ha la fortuna di poter contare sulla RC213V-S, ovvero la moto più vicina per impostazione alla sua MotoGP fra tutta la produzione mondiale - che lui stesso peraltro, aveva tenuto a battesimo nell'ormai lontano 2015. Non c'è trucco, non c'è inganno: la RC213V-S è una moto regolarmente omologata e targabile, anche se non propriamente alla portata di tutti viste le quotazioni raggiunte dopo la fine della produzione.
Marquez l'aveva utilizzata già una volta, a marzo 2021, sempre per verificare le sue condizioni in previsione del rientro in pista, guarda caso, proprio a Portimao. A valle di questa giornata di prove, Marc e il suo staff decideranno se partecipare al primo test del 2022, in programma appunto in Malesia a inizio febbraio, oppure se Honda dovrà affidare la sua RC213V al collaudatore Stefan Bradl o addirittura al pilota della CBR1000RR-R SBK Iker Lecuona. A breve (speriamo) l'annuncio.