Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Sul sito francese Paddock-GP, il collega Paul Emile Viel analizza il contratto quadriennale di Marc Marquez tentando di valutarne gli aspetti economici. Secondo alcune fonti, riflette il giornalista, Marc potrebbe ricevere da HRC, a partire dal 2021, una cifra compresa tra i 12 e i 16 milioni di euro l’anno. Sono valori allineati con il superingaggio di Lorenzo alla Ducati, per dirne uno. Ma la suggestione è che i valori possano essere considerevolmente più alti.
E’ noto che la HRC, dice Viel, da molto tempo attribuisca un aumento automatico di due milioni di euro al suo pilota che vince il titolo MotoGP, in aggiunta allo stipendio base concordato. Nel caso di Marc, insomma, lo “stipendio” del 2014 già sarebbe stato due milioni più alto del 2013. E con lo stesso ragionamento i cinque titoli successivi, dal 2016 al 2019, varrebbero dieci milioni in più. Per ogni anno, anche se francamente tutto ciò ci sembra piuttosto improbabile.
Non è dato sapere su quali basi si regga tutto questo, ma per pura curiosità leggiamo oltre. HRC avrebbe molte buone ragioni per strapagare il suo numero Uno. Senza Marc Marquez, ragiona il francese, la teca dei trofei della Honda sarebbe molto più scarna: nelle sei stagioni dominate da Marc, il secondo pilota Honda ha chiuso rispettivamente al terzo, quarto, sesto, quarto, settimo e nono posto. E fino a lì non ci piove.
La HRC doveva assolutamente trattenere Marquez, la Ducati ha tentato di accaparrarselo dopo il naufragio di Jorge Lorenzo che si era messo a vincere troppo tardi. E poi c’è anche KTM: Marc è un atleta Red Bull dal 2009, quando era sulla KTM in 125, la RC16 sta progredendo ed è filosoficamente molto vicina alla RC213V, la Red Bull non si pone limiti di investimento e con Marquez sarebbero al top. Senza contare che verrebbe ricreato un tandem eccellente con Pedrosa collaudatore.
Queste opzioni avranno senza dubbio pesato sulla negoziazione, riflette Viel, e naturalmente a favore del pilota. Considerando anche un altro aspetto importante, e cioè che a Marc è già stata concessa una modifica organizzativa: la politica di rotazione degli ingegneri del programma MotoGP, che tradizionalmente avviene ogni tre anni, è stata portata a quattro per espressa richiesta dello spagnolo. Insomma, l’influenza di Marquez in Honda sarebbe senza precedenti.
Quanto potrebbe chiedere Marc, si domanda il giornalista. Potrebbe pretendere fino a 25 milioni l’anno? Il budget totale annuo di HRC per la MotoGP varrebbe tra i 70 e gli 80 milioni di euro all’anno, secondo le stime che circolano, e pare difficile che un terzo del totale finisca nelle mani del pilota: significherebbe dover tagliare altri costi, magari sulle aree di sviluppo: perché non è pensabile che, in tempi difficili come questi per l’economia mondiale, la Honda aumenti il suo finanziamento sulla HRC.
Sono speculazioni che lasciano il tempo che trovano, ma Viel si spinge a scrivere che la faccenda Marquez potrebbe trasformarsi addirittura in un problema con un effetto boomerang. Se per pagare lo stipendio del suo fenomeno venissero ridotte le risorse destinate allo sviluppo, la moto, che è difficile da guidare, resterebbe difficile. E se Ducati facesse un passo avanti, se Yamaha trovasse più potenza per la M1 e Suzuki migliorasse ancora, la sfida di Marc diventerebbe sempre più ardua. E la Honda strapagherebbe un pilota che non vince più. Ma qualcuno, per concludere, potrebbe pensare alla favola della volpe e dell’uva.