MotoGP. Marquez è il più veloce del venerdì a Sepang

MARQUEZ E IANNONE AI BOX

Una sessione, quindi, che è cambiata molto nel finale e che ha premiato i piloti che hanno montato le slick per effettuare al massimo un paio di giri, con Marc Marquez e Andrea Iannone che non sono neppure scesi in pista: Marquez soffre per una gastrointerite, presa nel viaggio in Indonesia (anche ieri non era in forma) e dopo le FP1 ha preferito andare in hotel; Iannone, dopo FP1 decisamente positive, ha preferito non affaticare ulteriormente la schiena, visto le particolare condizioni dell’asfalto. Difficile decifrare questo turno: finché si è girato con le gomme da bagnato, Dovizioso era stato tra i più veloci, poi Andrea, come tanti altri, è rimasto in pista con le intermedie per cercare di capire la tenuta sulla distanza in condizioni di asfalto “chiazzato”.

«Abbiamo girato a lungo con le “rain” anche quando non c’era tanta acqua in pista, per valutare il comportamento. Con le intermedie non era facile, perché l’asfalto, essendo nuovo, è molto scuro e non si capisce bene dove è più o meno bagnato: le gomme hanno dato una buona risposta».

SULL’ASCIUTTO HONDA-SUZUKI

Nelle FP1, la supremazia di Marquez è stata evidente, al di là dei problemi intestinali, con Maverick vinales bravo a tenere la sua scia a 0”268 e un sorprendente Scott Redding a 0”297. Anche in questo turno, però, bisogna fare attenzione a valutare i tempi, perché nel finale molti hanno montato una posteriore nuova, cosa che non è stata fatta, per esempio, da Marquez e da Dovizioso, l’unico ad aver girato per tutto il turno con gli pneumatici duri. Il suo 15esimo tempo, quindi, non è così negativo come potrebbe sembrare, mentre è stata certamente positiva la prestazione di Andrea Iannone, al ritorno in sella dopo essere stato costretto a saltare quattro GP. Iannone ha chiuso la sessione al quarto posto e, soprattutto, facendo una lunga impennata tagliando il traguardo: un segno di gioia che dice che Andrea può guidare. Poi, nelle FP2, Andrea è rimasto in abiti borghesi, ma non ci sono allarmi sulle condizioni fisiche.

YAMAHA, SEMPRE ALL’INSEGUIMENTO

Come sta succedendo spesso ultimamente, anche oggi la Yamaha è stata costretta a inseguire, in tutte le condizioni, anche se nelle FP1 Rossi era quinto a 0”401, con Lorenzo decimo a 0”803. Distacchi importanti, quindi, ma ancora poco significativi, essendo solo il primo turno. Poi, nel pomeriggio, entrambi i piloti hanno finito molto indietro, ma è inutile fare considerazioni adesso: di fatto, non hanno mai girato con le slick.

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