MotoGP. Márquez in testa con il tempo di 2'04"988: “Speriamo sia così per tutti”

MotoGP. Márquez in testa con il tempo di 2'04"988: “Speriamo sia così per tutti”
Marc conquista la pole, ma viene penalizzato di tre posizioni sulla griglia per aver rallentato Viñales. Il pilota della Honda non la prende bene: “In Safety Commission avevano detto che sarebbero stati più duri: sono stato il primo a pagare. Dovrà essere così per tutti”. E in merito alla gara: “Ho un buon passo, Viñales l’avversario più pericoloso”
22 aprile 2018

AUSTIN – Così arrabbiato non l’avevo mai visto. Nemmeno nel 2015, dopo le durissime parole di Valentino Rossi in conferenza stampa in Malesia. Marc Márquez prova a sorridere, ma è evidente che sia parecchio infastidito dalla penalizzazione subita, retrocesso in quarta posizione dopo aver conquistato la pole in pista. «In Safety Commission avevano detto che sarebbero stati più duri e io sono stato il primo a pagarne le conseguenze… Speriamo che sia così per tutti» prova a ironizzare, questa volta senza riuscire a sorridere, al di là della facciata. Poi aggiunge: «Mai nella mia carriera ho rallentato un pilota nel giro di qualifica».

La comunicazione ufficiale degli Steward – finalmente emessa – dice:

In accordo con l’articolo 3.5.5 del regolamento della FIM (ecc), confermiamo la nostra decisione.

Motivo

Il 21 aprile 2018, alle 14.47, durante le Q2 della MotoGP del GP delle Americhe, alla curva 15, Márquez ha guidato in modo irresponsabile, procedendo lentamente in traiettoria e disturbando un altro pilota.

Questo è contro l’Articolo 1.21.2 del regolamento FIM: “I piloti devono guidare in modo responsabile e non danneggiare gli altri piloti, sia in circuito sia nella pit lane.

Sanzione

Per questo motivo e considerando il grado di serietà dell’episiodio, il “MotoGP Stewards Panel” ha deciso di penalizzare Márquez di tre posizioni sullo schieramento di partenza, in accordo con l’Articolo 3.2.1 del regolamento disciplinare della FIM.


Ai fini della gara cambia poco – Márquez rimane il favorito – ma pare sinceramente una forzatura: Marc stava controllando Iannone davanti a sé, che procedeva lentamente per farsi passare dallo stesso Marc e sfruttarne la scia. Così non si è curato di chi arrivava alle sue spalle: sicuramente ha sbagliato a rimanere in traiettoria, ma la sensazione è che sia stata presa una decisione “politica”. Che Márquez, probabilmente, vive come un’ingiustizia.

«Non ho molto da aggiungere. Ero più preoccupato di controllare Iannone, non volevo tirarlo e non mi sono accorto che stava arrivando Viñales. Al momento lui si è arrabbiato moltissimo, ma poi ci siamo capiti, e anche Maverick ha capito la situazione (in effetti è così, NDA).


Solo quando si parla della gara Márquez ritrova un po’ di serenità.

«Purtroppo non stavo benissimo fisicamente, avevo un po’ di febbre. Per il resto, però, è stata una giornata positiva. Rispetto a venerdì abbiamo fatto un bel passo in avanti con la moto, sono molto costante in configurazione gara. In qualifica sono caduto, ero un po’ fuori traiettoria: sono dovuto salire sulla seconda moto, che aveva un assetto differente, ma ho conquistato la pole, e di questo sono soddisfatto».


Viñales sembra essere molto competitivo.

«Sì, lui ha un passo buono, sembra l’avversario più insidioso. Ma in gara mi aspetto anche Rossi, che alla domenica va sempre forte, e ci saranno anche Iannone e altri».


Dopo l’Argentina, dopo questa penalizzazione, cambierai modo di correre?

«Ho già risposto giovedì a questa domanda: cerco di imparare dai miei errori, ma rimango sempre Marquez».

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