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Maverick Vinales, in collegamento diretto Instagram con Moto.it , ha risposto alle numerosissime domande degli appassionati. 45 minuti in diretta, nei quali il pilota della Yamaha ha parlato di tutti, affrontando con serenità tutti gli argomenti.
Molto interessante quando si è soffermato sul rapporto con il padre (“Lui mi ha portato alle corse, era con me quando vinsi a Le Mans la mia prima gara. Poi, però, ci siamo divisi, perché lui non condivideva alcune mie scelte. E’stato un periodo difficile, ma nel 2019 ci siamo ricongiunti e adesso insieme stiamo benissimo”).
Su Valentino Rossi: “E’ sempre stato il mio idolo e da lui ho imparato tanto. Pressione dentro al box per la sua presenza? Non più di tanto”. Su Marc Marquez: “Eravamo rivali nelle minimoto, assieme a Rins e tanti altri: per me è un avversario come altri.
Lottare con lui è divertente, non è più duro di altri”. Sulla Yamaha: “Mi ha dato fiducia, credo che abbiamo tre anni per costruire qualcosa di importante”. Sulla Suzuki: “Nel 2018 mi mancato l’ambiente della Suzuki, ma non ho pensato di tornare indietro: prima devo finire il mio lavoro in Yamaha”. Sullo stile di guida: “Il mio è molto differente rispetto agli altri piloti Yamaha ed è cambiato molto rispetto a quando ho debuttato: prima spigolavo di più, adesso sono più rotondo”.
Sul proprio limite: “La partenza, senza dubbio”. Sul mondiale 2013: “Un’emozione pazzesca, tre piloti che si sono giocati il mondiale all’ultima gara”. Vinales ha anche parlato di Kevin Schwantz, l’idolo di tutti i piloti del motomondiale; di Moto3 e Moto2; di cosa cambierebbe nel regolamento; di Marco Simoncelli. E di tanto altro. Davvero interessante.
Grazie Maverick!.