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L’intervista è di Lluis Zuniga sul suo canale YT, e Vinales parte da quel 2017 in cui dominava con la M1 e tutto si guastò. Maverick scendeva dalla Suzuki, vinse le prime due gare e poi anche la quinta a Le Mans e fu secondo al Mugello: un inizio prodigioso.
“Il 2017 è stato un anno molto difficile. E’ un bel ricordo quello di Le Mans, quando battei Valentino: quel giorno non ho dormito perché lui era il mio idolo. Poi a Barcellona tutto cambiò, il team mi portò cinque telai da provare e non ci capii più niente. Ancora, a ripensarci, provo fastidio. A quel tempo avevamo la moto migliore, decisero di cambiare alcune cose, non funzionò. A Barcellona ho iniziato a perdere il mondiale con la Yamaha”.
Ricorderete come poi andò: ancora tre stagioni complete con la Yamaha ma sempre con belle prestazioni alternate a quelle brutte. Un matrimonio mai riuscito del tutto, fino al divorzio a metà 2021. Maverick sostiene addirittura che per i dissapori insorti con il management Yamaha sia lui, sia la moglie, ebbero danni psicologici. E firmare per Aprilia è stato un cambiamento radicale.
“E’ stato un sollievo - ha detto - sapere che il problema non ero io”.
Per l’oggi, Maverick come detto è positivo. Anche se la moto è fatta su misura per Aleix ed ora lui la sta portando nella direzione del suo stile di guida. Vuole essere ascoltato e diventare il riferimento dell’Aprilia.