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In Portogallo è un vero e proprio idolo, da tempo. Adesso ancora di più: uno spot pubblicitario girato assieme al connazionale calciatore Cristiano Ronaldo ha aumentato ulteriormente la sua popolarità nazionale.
“Essere l’unico portoghese in MotoGP dà sensazioni particolari: sono orgoglioso di quello che ho fatto. Io e Ronaldo siamo molto lontani come risultati ottenuti, ma l’approccio è lo stesso, abbiamo la stessa voglia di vincere. Non mi sono mai incornato con Cristiano, abbiamo girato lo spot in tempi differenti, ma è stato bello avere questa opportunità, essere l’immagine della MotoGP in Portogallo. Durante il covid, la gente si avvicinata ulteriormente al motociclismo”.
L’altra grande novità in casa Oliveira è stato l’arrivo, a novembre, della figlia Alice.
“Sono cambiate le dinamiche, il tempo per allenarsi, quello per il recupero. Mi sono adattato bene, è stato bello essere vicino alle mie due donne in questo periodo: adesso sono pronto per partire”.
Oliveira ha ben chiaro dove deve migliorare.
“Devo essere più consistente, fare meno errori nei momenti decisivi: nel 2021, sono caduto due volte in due GP chiave. E fondamentale finire tutte le gare, la costanza pesa molto sul campionato: nel 2021 o sono andato molto bene o molto male, non c’è stata una via di mezzo. Bisogna trovare un maggiore bilanciamento, per riuscirci devo sentirmi più a mio agio sulla moto”.
In Moto3 e in Moto2 la costanza è sempre stata una delle tue qualità: come mai è mancata nel 2021 in MotoGP?
“La caduta in Austria1, dopo due curve, ha condizionato molto la stagione: non potevo guidare, è stato difficile anche mentalmente. All’inizio non gli avevo dato troppo peso, ma da Silverstone in poi ho capito quanto fosse limitante. Adesso il livello in MotoGP è molto alto, se parti dietro è complicato, ti tocchi con qualcuno, perdi un sacco di tempo, è facile finire dietro. Non potevo spingere come volevo e questo ha portato alla mancanza di equilibrio nei risultati. Solo a partire da Austin non ho più sentito dolore al polso, ho recuperato quasi al 100%. Adesso sto bene”.
Come affronti questa stagione?
“Con grande fiducia: è il mio terzo anno in MotoGP, la moto è cambiata, si è evoluta. Dobbiamo trovare la giusta messa a punto per essere più consistenti su più circuiti”.
Ktm sembrava molto competitiva a fine 2020, ma l’anno scorso avete faticato: perché?
“Nella seconda parte della stagione, i nostri rivali hanno fatto un passo in avanti, specie la Ducati. Ma credo che anche Ktm sia cresciuta nel 2021, ci sono stati dei progressi, che però non sono stati certificati dai risultati. E’ chiaro che la moto non è mai perfetta, ma credo anche che con questo pacchetto sia possibile fare un buon lavoro: bisogna contrarsi di più sui dettagli”.
L’arrivo di Fabiano Sterlacchini vi può dare una mano?
“Sicuramente è stato un ottimo acquisto per noi: ci può dare un grande aiuto, ma anche lui ha bisogno di tempo, capire bene cosa serve alla moto e ai piloti”.
Nel 2021, il tuo problema principale è stata la gomma anteriore più soffice?
“Non è stato il problema principale, ma uno dei problemi: sono molto sensibile al cambio di pressione e temperatura. Dobbiamo trovare il modo di gestire meglio questo aspetto, poter frenare meglio”.
L’obiettivo è il titolo?
“Dobbiamo fare un passo alla volta: il primo, importantissimo, è trovare consistenza. Poi vedremo”.
Cosa pensi di Raul Fernandez e Ramy Gardner?
“Sono due piloti molto forti, avranno bisogno di un po’ di tempo. Credo che Raul possa arrivare più facilmente al limite, essere più veloce dall’inizio. Entrambi possono “spingerti” ad andare più forte”.