MotoGP, Misano 2015. Rossi: "In difficoltà nel veloce"

MotoGP, Misano 2015. Rossi: "In difficoltà nel veloce"
Valentino spiega i problemi riscontrati nella prima giornata di libere: “Fatico a controllare l’avantreno, non sono efficace in frenata e in inserimento di curva. Ma come passo non sono messo male: Lorenzo ha fatto un gran lavoro, noi dobbiamo trovare un bilanciamento più corretto della M1”
11 settembre 2015

MISANO ADRIATICO – E’ il solito venerdì di Valentino Rossi, con la differenza che qui l’attesa è molto più alta: dopo la vittoria di Silverstone, i tifosi di Rossi si aspettavano che il proprio beniamino, sulla pista di casa, fosse già davanti. Ma sull’asciutto, Valentino è costretto a inseguire. Per il momento.
 

«Sì, mi aspettavo un inizio migliore sotto tutti i punti di vista. A cominciare dalle condizioni della pista: il grip è migliorato, ma, forse perché sporco, mette in crisi le gomme, si fatica a far lavorare l’avantreno. Tecnicamente, dobbiamo migliorare il bilanciamento della moto».


Dove sei più in difficoltà?

«Soprattutto nella parte veloce, dove invece in passato andavo fortissimo. Sono in difficoltà con l’anteriore, non riesco a essere efficace in frenata e in entrata di curva. Nelle FP1 era andata molto male, poi abbiamo fatto un passo in avanti e nel pomeriggio la situazione è migliorata, specie quando nel finale ho montato le gomme più dure: possono essere un’opzione per la gara».


Facendo un paragone con il difficile venerdì di Silverstone, come sei messo?

«Direi meglio, sia come distacco dai primi, sia come passo: io, Lorenzo, Marquez e Pedrosa siamo quelli messi meglio. Poi c’è Dovizioso, che è un po’ più lento e bisogna stare attenti anche a Pol Espargaro, che qui era andato forte anche nel 2014».


Lorenzo e Marquez sono andati fortissimo: chi ti ha impressionato di più?

«Jorge! Marc me lo aspettavo veloce, perché qui la Honda aveva fatto i test a fine luglio, mentre Lorenzo ha fatto davvero un ottimo lavoro. E’ stato veloce fin dall’inizio e ha anche un ottimo passo».


Lui ha anche provato le appendici aerodinamiche: le monterai anche tu domani?

«Credo che si perda più tempo a parlare di cosa servono di quello che si guadagna in pista. Non so se le proverò, ma il vero lavoro da fare è sul bilanciamento della M1, non sulle alette della carenatura».

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