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Con un nuovo comunicato stampa il team Ioda annuncia l'imminente rientro in italia di Alex che decollerà dal Giappone domenica alle 6 ore italiane:
Alex De Angelis, che si è infortunato durante le FP4 del GP del Giappone (nella caduta ha riportato un forte trauma cranico con perdita di coscienza, e sviluppo di ematoma intracranico, contusioni polmonari multiple oltre alle fratture lievi di 6 vertebre senza interessamento spinale, frattura bilaterale di due costole, infrazione dello sterno e della scapola destra), dovrebbe lasciare l’Ospedale Universitario Dokkyo di Mibu in Giappone domenica, quando sarà imbarcato su un volo Alitalia con destinazione Roma.
Alex De Angelis che dovrà viaggiare sempre in posizione orizzontale per non sforzare la schiena, sarà accompagnato in questo viaggio da un medico e dal padre Vinicio che rientrerà con lui sino all’Ospedale di Stato di San Marino dove continuerà la sua degenza e inizierà la fisioterapia.
“Finalmente domenica, salvo imprevisti dell’ultima ora, si torna a casa! - ha dichiarato Alex - Certo non sarò veramente a casa mia, ma all’Ospedale di San Marino dove potrò rivedere tutti i miei amici e dove finalmente potrò riparlare in italiano con il personale sanitario. Voglio cogliere l’occasione per ringraziare in primis la mia famiglia, mio padre e mio fratelli che mi hanno raggiunto fino in Giappone per stami vicino, il mio Team e Giampiero sacchi che mi sono stati molto vicino e non ultimo il Dottor Michele Zasa della Clinica Mobile che è stato vicino a me moltissimi giorni coordinando il lavoro dei suoi colleghi giapponesi in ospedale e il mio rientro a San Marino. Sono molto dispiaciuto di quanto è accaduto perché ci tenevo a fare una bella trasferta asiatica, ma alla fine è andata bene così perché non mi sono fatto nulla che mi impedirà di continuare a correre in moto e di questo devo essere contento. Da quando tornerò a casa in avanti mi aspetta una riabilitazione lunga a difficile, ma c’è sia il tempo che la voglia di tornare in sella al più presto. Non nascondo che mi piacerebbe essere a Valencia, se si potrà, per fare un saluto a tutti gli addetti ai lavori, magari utilizzando la Clinica Mobile per continuare a fare le mie terapie. In questo momento non voglio dimenticare nessuno ringraziando ancora una volta tutti quelli che mi hanno mandato milioni di messaggi sia personali che sui social. Sapere che c’è tanta gente che ti rivuole in moto fa molto piacere in questi momenti difficili. Stare bloccato tutto il tempo a letto è noioso, quindi ogni secondo speso per leggere un messaggio è stato un momento piacevole. Tornerò presto!”
Dopo otto giorni di ricovero presso il reparto di terapia intensiva presso l’Ospedale Universitario Dokkyo di Mibu, i medici hanno sciolto la prognosi, dichiarando Alex De Angelis, a seguito del terribile incidente nelle FP4 del GP del Giappone, “fit to fly”.
La conferma sul miglioramento delle condizioni cliniche del pilota sammarinese è stata data anche dal Dott. Michele Zasa della Clinica Mobile che sta assistendo Alex De Angelis in Giappone.
In questo momento è in corso l’organizzazione per il trasferimento di Alex De Angelis a San Marino dove verrà ricoverato presso l’Ospedale di Stato nel quale riceverà la necessaria assistenza medica.
Presumibilmente i tempi tecnici per l’organizzazione logistica del viaggio del pilota del Team e-motion Iodaracing richiederanno qualche tempo, comunque De Angelis dovrebbe tornare a San Marino nei prossimi 10 giorni.
Mibu (Giappone), 15 Ottobre 2015 – Il Dottor Michele Zasa della Clinica Mobile che è al fianco di Alex De Angelis nell’Ospedale Universitario Dokkyo di Mibu, ha fatto il quadro della situazione clinica del pilota, al suo sesto giorno di ricovero in terapia intensiva. Alex De Angelis, riferisce il Dott. Zasa, continua ad essere stabile, senza presentare al momento evoluzioni degne di nota nel suo quadro clinico.
A livello cerebrale De Angelis è cosciente. L’ematoma cerebrale, emerso un giorno dopo il ricovero presso L’Ospedale Universitario Dokkyo, al momento non preoccupa, verosimilmente si riassorbirà autonomamente, salvo complicazioni. La situazione della colonna vertebrale è anche questa stabile, al momento Alex De Angelis non può fare altro che riposarsi. Secondo il Dott. Casa, una volta arrivato a casa, il pilota del Team e-motion Iodaracing potrà alzarsi, con un busto rigido che dovrà tenere comunque per diverse settimane.
La situazione che riguarda la contusione polmonare, è quella più delicata. Nonostante Alex abbia sempre avuto buoni scambi respiratori,una radiografia fatta ieri, mostra che i polmoni ventilano relativamente bene ma presentano delle atelettasie che sono tenute sotto stretto controllo. I prossimi 2 o 3 giorni saranno importanti per verificare la stabilità degli scambi respiratori, e per valutare la situazione polmonare in base alle terapie in atto.
Mibu (Giappone), 14 Ottobre 2015 – Quella di mercoledì 14 Ottobre 2015 è stata una giornata tranquilla per Alex De Angelis, nell’Ospedale Universitario Dokkyo di Mibu. Il pilota del Team e-motion Iodaracing è stato raggiunto dal padre Vinicio e dal fratello William, che lo stanno assistendo nel reparto di terapia intensiva del nosocomio giapponese insieme al Dottor Michele Zasa della Clinica Mobile.
Le condizioni cliniche di Alex, dopo la tremenda caduta nelle FP4 del GP del Giappone, a Motegi, sono stabili. Sia l’edema polmonare che quello intracranico sono sotto stretta osservazione da parte dei medici dell’Ospedale Universitario, mentre nella giornata di giovedì 15 ottobre verranno verificati, tramite alcuni esami specifici, gli scambi respiratori del pilota, per verificarne lo stato dei polmoni. Una nuova risonanza magnetica, infine, verrà effettuata nei prossimi giorni, per monitorare lo stato dell’edema intracranico.
Mibu (Giappone), 13 Ottobre 2015 – Le condizioni cliniche di Alex De Angelis, ricoverato presso l’unità di terapia intensiva dell’Ospedale Universitario Dokkyo di Mibu in Giappone, a seguito della tremenda caduta nelle FP4 del GP del Giappone, sono stabili. De Angelis ha passato la notte bene senza alcuna complicazione. Non si riscontrano novità nel quadro clinico, che rimane delicato per le numerose fratture alla schiena e per i traumi interni riscontrati, come l’edema polmonare e quello intracranico, entrambi tenuti sotto controllo costantemente dal personale medico della struttura giapponese.
Dalla giornata di ieri, De Angelis non è più sedato, ma è vigile e cosciente. Nei prossimi giorni verrà ripetuta la risonanza magnetica per controllare l’ematoma intracranico, che non ha presentato cambiamenti dalla sua apparizione nei referti degli esami, e che al momento non necessita dell’intervento del neurochirurgo. Il pilota di San Marino è costantemente assistito dal proprietario del Team e-motion Iodaracing, Giampiero Sacchi, e dal Dott. Michele Zasa della Clinica Mobile. I familiari di Alex De Angelis stanno raggiungendo l’Ospedale Universitario giapponese .
Le TAC alla testa e al torace di De Angelis hanno mostrato che l’ematoma intracranico è rimasto stabile, mentre le contusioni ai polmoni sono leggermente migliorate. Le sue condizioni restano critiche, ma la sedazione è stata ridotta. Il sammarinese ha parlato e non ha avuto problemi di orientamento spazio-temporale.
Un'ulteriore risonanza magnetica è prevista nelle prossime 48/72 ore, per assicurarsi che l’ematoma rimanga in condizioni stabili, mentre il trauma ai polmoni necessita ulteriori valutazioni.
Oggi il pilota ha ricevuto la visita dei responsabili della sicurezza della Dorna, Loris Capirossi e Franco Uncini.
Il comunicato stampa diffuso da team:
Motegi, 11 Ottobre 2015 – Alex De Angelis pilota del Team e-motion Iodaracing MotoGP, a seguito della tremenda caduta nelle FP4 del GP del Giappone, è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Dokkyo University Hospital, situato nella prefettura di Tochigi.
Le condizioni di De Angelis sono stabili. Il pilota nella caduta ha riportato un forte trauma cranico con perdita di coscienza oltre alle fratture lievi di 5 vertebre senza interessamento spinale, frattura bilaterale di due costole oltre a una crinatura dello sterno e della clavicola sinistra. Gli esami che sono stati effettuati in queste ore presso il reparto di terapia intensiva del Dokkyo Hospital non hanno evidenziato lesioni degli organi interni, ma permane la contusione polmonare dovuta al forte impatto subìto dal pilota.
Una risonanza magnetica effettuata nella mattinata di oggi ha evidenziato un lieve versamento intracranico che al momento non desta preoccupazioni, ma che è tenuto sotto stretta osservazione dai sanitari nipponici. Il versamento non era presente nella giornata di ieri, ma rientra nelle conseguenze del forte trauma cranico che Alex ha subìto a seguito della caduta. Un neurochirurgo provvederà a visitare il pilota nella serata di oggi (ora giapponese).
Il pilota, che è arrivato in eliambulanza presso l’ospedale, è sedato e respira in modo autonomo. La sedazione è stata opportunamente approntata dallo staff medico per alleviare i dolori delle fratture e dei traumi a De Angelis.
In queste ore Alex De Angelis non è mai stato lasciato solo. Il proprietario del Team e-motion Iodaracing, Giampiero Sacchi, è stato con lui in ogni momento e continuerà ad assisterlo in questi giorni insieme, mentre il Dottor Michele Zasa, della Clinica Mobile, affiancherà Sacchi nel decorso della degenza in Giappone di Alex De Angelis.
Il Team e-motion Iodaracing desidera ringraziare in questo frangente il personale della Clinica Mobile e della Dorna per l’aiuto che stanno dando a De Angelis e al Team, oltre alla preziosissima disponibilità del Signor Toshi Obara, che ha aiutato tutti facendo da traduttore tra il personale medico e la squadra.
Il personale del Team e-motion Iodaracing è in costante contatto con la famiglia di Alex De Angelis, e sta organizzando il trasferimento dei suoi familiari in Giappone.
Ulteriori informazioni sulle condizioni cliniche di del pilota sanmarinese verranno diffuse appena disponibili.
l dottore Michele Zasa, responsabile della Clinica Mobile, ha dato gli ultimi aggiornamenti sulla situazione di Alex De Angelis, ricoverato alla clinica universitaria di Dokkyo.
Zasa: «Come avevo detto ieri, in questi casi bisogna sempre aspettare fino a 72 ore per capire le reali condizioni del paziente. Nella TAC, effettuata oggi attorno a mezzogiorno, è stato riscontrato un versamento intracranico, del quale bisogna adesso valutare l'entità: attorno alle 20 di questa sera (ora giapponese, le 13 in Italia) Alex verrà sottoposto ad una visita neurologica, adesso è troppo presto per valutarne le conseguenze. De Angelis è sedato, per decisione dell'ospedale, sia per non fargli sentire dolore sia per tenere a riposo il cervello. La situazione rimane critica, come lo era ieri: è stabile, non è peggiore né migliore, bisogna aspettare per capire l'entità del versamento. Al momento non è previsto alcun intervento chirurgico: dopo l'esame neurologico si potrà prendere una decisione».
Il dottor Zasa sta lasciando Motegi per raggiungere l'ospedale, assieme al team manager Giampiero Sacchi, mentre dall'Italia dovrebbero arrivare il fratello William e il papà.
L'impatto è avvenuto a circa 100 km/h. Alex ha anche una clavicola e una scapola rotta. Altri accertamenti clinici e controlli ad un rene per De Angelis.
Si comincia a fare chiarezza sulla dinamica dell'incidente: uscendo dalla curva nove pare che Alex sia finito sul cordolo, la gomma posteriore ha perso aderenza. De Angelis, sempre attaccato al manubrio, è finito contro al guard rail che, come dice Valentino Rossi «non è a più di tre metri di distanza».
In questo momento Alex sta facendo un'altra TAC a fegato e reni: per il momento, al di là delle vertebre rotte, non ci sono problemi interni, soprattutto non c'è lesione del midollo, ma bisognerà aspettare almeno 72 ore prima di avere un esito certo.
Il Team Iodaracing ha diffuso il seguente comunicato stampa
Alex De Angelis, a seguito della caduta nelle FP4, ha riportato un forte trauma cranico per il quale è stato trasferito in elicottero presso l’Ospedale Universitario di Dokkyo, nei pressi di Tochigi. I medici del nosocomio lo hanno sottoposto ad una Tomografia Assiale Computerizzata (TAC), che ha evidenziato la frattura lieve di 5 vertebre e di tre costole.
In questo momento Alex De Angelis sta effettuando tutti gli esami di routine, mentre l’ortopedico dell’Ospedale Universitario di Dokkyo esclude qualsiasi lesione midollare. Con molta probabilità, Alex De Angelis, che non ricorda a causa del trauma cranico la dinamica del suo incidente, potrà essere trasferito in Italia nel corso della prossima settimana.
Ulteriori notizie verranno diffuse non appena disponibili.
Alex ha una forte contusione polmonare, e gli esami a cui è stato sottoposto hanno evidenziato la rottura delle vertebre T7, T8, T9 ed L4, e delle T2, T4 e T8 anche trasversalemente.
Le TAC alla testa e all'addome sono risultate negative, ma per l'addome bisognerà aspettare una successiva TAC, che verrà fatta nei prossimi giorni.
Sono iniziate da poco le libere del pomeriggio, quando viene esposta la bandiera rossa: brutto segno. Le telecamere si spostano sull’Aprilia di Alex De Angelis, disteso esanime sull’asfalto. Si teme il peggio, Alex non si muove, sono attimi di terrore. Ci vogliono una ventina di minuti prima che arrivi una notizia confortante. «Aveva perso conoscenza, adesso però parla e muove gambe e braccia. Viene trasportato all’ospedale Dokkyo, a Koshigaya, per ulteriori accertamenti» fa sapere il dottor Michele Zasa della Clinica Mobile, togliendoci un po’ di paura. Adesso bisogna sttendere gli esiti degli esami, ma il peggio sembra davvero passato. Il pilota sanmarinese è stato già sottoposto a tre tac, e ha riportato una forte contusione toracica.
Un incidente dalla dinamica strana il suo, praticamente in rettilineo: pare che la gomma posteriore abbia perso aderenza, la moto si sia girata su se stessa e abbia puntato contro il guard rail, in quel punto sempre molto vicino all’asfalto.
«All’uscita della curva 9 ha avuto un highside, forse è andato sul cordolo: deve essere rimasto attaccato alla moto ed è finito contro il guard rail. E’ stato brutto, ma sembra che adesso stia meglio» ha poi spiegato Valentino Rossi, che seguiva Alex.