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MOTEGI – Trionfo di Dani Pedrosa davanti a Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Quinto Andrea Dovizioso, ritirati Andrea Iannone e Danilo Petrucci: Rossi adesso ha 18 punti di vantaggio su Lorenzo.
Gara decisiva per il mondiale? Forse. Certamente per Lorenzo non sarà facile recuperare 18 punti a questo Rossi, sempre concreto, sempre capace di raccogliere il massimo risultato possibile. Eppure, fino al 15esimo giro Jorge sembrava destinato a una vittoria importantissima, addirittura inaspettata, perché ottenuta con la pista bagnata, mentre Valentino non riusciva a difendersi dagli attacchi di Pedrosa. Al 16esimo giro la situazione era: Lorenzo primo, Pedrosa secondo, Rossi terzo, per un distacco in classifica ridotto a soli 5 punti. Ma in tre giri è cambiato tutto: mentre Dani volava con una Honda perfettamente a posto in queste condizioni, i piloti Yamaha arrancavano con gomme praticamente distrutte dall’asfalto ormai solo umido, con Lorenzo ancora più in difficoltà di Rossi, ormai nella sua scia. Al ventesimo giro, un piccolo dritto di Jorge, passa Valentino, con Pedrosa ormai imprendibile: risultato, in pochi passaggi si è passati da +5 a +18.
Al di là delle difficoltà della Yamaha, Pedrosa ha fatto un’altra gara straordinaria, dopo quella di Aragon: all’11esimo giro, Pedrosa era a 4”1 da Lorenzo, ma da lì in poi è stato inarrestabile, fino al sorpasso decisivo al 18esimo giro.
«Non è andata come mi aspettavo: all’inizio non avevo feeling con la gomma posteriore, ho perso molto, non guidavo bene. Poi ho preso un buon ritmo, ho cercato di stare quarto, sono stato costante: forse gli altri hanno un po’ bruciato le gomme e il mio passo alla fine è stato più veloce. Grazie a tutti» ride il “robottino”, che conquista così la sua prima vittoria stagionale, 27esima in MotoGP, 50esimo della carriera. Numeri da campione, altro che da comprimario.
Quando Dani ha passato Valentino (16esimo giro), sembrava che, come ad Aragon, potesse diventare il miglior alleato di Lorenzo. Ma Pedrosa è alleato solo di se stesso e Jorge ha dovuto subire anche il sorpasso di Valentino.
«E’ un vero peccato. La mia gomma anteriore era messa peggio di quella di Rossi: non riuscivo a seguirli e a un certo punto ho pensato solo a sopravvivere, ad arrivare al traguardo. Adesso ho un solo obiettivo: vincere le gare per provare a recuperare», è il primo commento di Lorenzo, consapevole che adesso si fa veramente dura: con Rossi sempre secondo al traguardo, non gli basterebbero tre successi per ribaltare la situazione a suo favore.
«E’ stata una gara molto lunga e difficile, era facile fare errori. All’inizio, Lorenzo era meglio di me: poi il nostro passo è stato simile, il distacco immutato, ma quando la pista si è asciugata è stato veramente difficile controllare la moto. Lorenzo ha rallentato: per il campionato è un buon risultato» esulta Valentino, che in prova aveva dimostrato di potersela giocare alla pari anche sull’asciutto.
Al quarto posto, Marc Marquez, evidentemente in difficoltà per il dito mignolo sinistro fratturato settimana scorsa con la MTB. Marquez, comunque, ha effettuato una buona rimonta, fino al sorpasso su Andrea Dovizioso a pochi giri dalla fine: il Dovi, come i piloti Yamaha, è andato presto in difficoltà con le gomme e dopo essere stato terzo a lungo ha dovuto pensare solo a limitare i danni. E’ andata peggio ad Andrea Iannone, ritirato per probabili problemi tecnici mentre era in settima posizione, e a Danilo Petrucci, caduto senza conseguenze mentre era ottavo.
Pos. | Punti | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora/Distanza |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 147.5 | 46'50.767 |
2 | 20 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 147.1 | +8.573 |
3 | 16 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 146.9 | +12.127 |
4 | 13 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 146.1 | +27.841 |
5 | 11 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 145.7 | +35.085 |
6 | 10 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 145.6 | +37.263 |
7 | 9 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 145.6 | +37.667 |
8 | 8 | 21 | Katsuyuki NAKASUGA | JPN | Yamaha Factory Racing Team | Yamaha | 145.2 | +44.654 |
9 | 7 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 145.0 | +48.572 |
10 | 6 | 45 | Scott REDDING | GBR | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 144.9 | +50.121 |
11 | 5 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 144.4 | +1'00.535 |
12 | 4 | 72 | Takumi TAKAHASHI | JPN | Team HRC with Nissin | Honda | 144.4 | +1'01.211 |
13 | 3 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Aspar MotoGP Team | Honda | 143.9 | +1'11.261 |
14 | 2 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Octo Pramac Racing | Ducati | 143.7 | +1'13.896 |
15 | 1 | 63 | Mike DI MEGLIO | FRA | Avintia Racing | Ducati | 143.7 | +1'15.421 |
16 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 143.4 | +1'20.507 | |
17 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Aspar MotoGP Team | Honda | 142.9 | +1'31.224 | |
18 | 6 | Stefan BRADL | GER | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 142.1 | +1'46.833 | |
19 | 64 | Kousuke AKIYOSHI | JPN | AB Motoracing | Honda | 141.5 | +2'00.072 | |
20 | 24 | Toni ELIAS | SPA | Forward Racing | Yamaha Forward | 139.1 | 1 Giro | |
Non classificato | ||||||||
44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 144.9 | 2 Giri | ||
43 | Jack MILLER | AUS | LCR Honda | Honda | 144.0 | 8 Giri | ||
25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 145.9 | 11 Giri | ||
76 | Loris BAZ | FRA | Forward Racing | Yamaha Forward | 139.5 | 11 Giri | ||
29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 146.1 | 14 Giri | ||
9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Octo Pramac Racing | Ducati | 145.7 | 16 Giri |
MOTEGI – Pole position per Jorge Lorenzo, davanti a Valentino Rossi e Marc Marquez. Seconda fila per le Ducati di Andrea Dovizioso (4°) e Andrea Iannone (5°). Male Danilo Petrucci, solo 17esimo, ma che paura per Alex De Angelis, volato nelle FP4.
Si torna in pista per la fine delle FP4, con Lorenzo sempre davanti, ma Rossi nettamente più vicino, decisamente più a suo agio con la M1. Ma, si sa, Jorge è fenomenale nel giro secco, Valentino un po’ meno, c’è la possibilità che perda parecchie posizioni. Questa volta, però, non è così, Rossi sfrutta bene le due gomme morbide (con la prima ottiene il momentaneo primo tempo con il compagno di squadra davanti a lui di una curva a fare da riferimento), con la seconda ferma il cronometro su un ottimo 1’43”871. Lorenzo, intanto, fa il suo terzo tentativo e strabilia con un 1’43”790, 0”081 più veloce di Valentino. Per entrambi una prestazione da applausi, il terzo, Marquez con la Honda, è distaccato di 0”426: una vita. Alla fine, il più soddisfatto è Rossi, mentre Lorenzo mastica un po’ amaro.
«Abbiamo risparmiato le gomme fare tre uscire: dovrei essere contento della mia prestazione, ma la verità è che il sapore non è tanto dolce perché ho conquistato il miglior tempo per pochissimo e nel pomeriggio ho perso tanto in alcuni punti della pista, specie nella curva 1 e nella 5, a causa di una maggiore umidità che faceva funzionare in maniera differente il traction control. Valentino, seguendo me e altri piloti è riuscito a stare più vicino: sono contento, ma non è la pole più euforica della mia vita. Forse, se avessi fatto una strategia diversa, nel primo giro non avrei fatto vedere le linee migliori a Rossi e sarebbe stato mezzo secondo più lento e avrebbe anche potuto essere in seconda fila. Domani dipenderà dal meteo: se pioverà sarà uno sport quasi diverso, sull’asciutto ho un buon ritmo, ma gli altri si sono avvicinati tanto» dice un po’ nervoso, consapevole che un Rossi così competitivo su una pista teoricamente a lui non così favorevole, significa che Valentino è a posto. In effetti lo è.
«Stamattina abbiamo migliorato un po’, ma soprattutto nel pomeriggio abbiamo fatto delle buone mosse, abbiamo migliorato la frenata, ho tenuto un buon ritmo con le gomme consumate. Sono partito per le qualifiche convinto, ma nell’ultimo giro ho fatto un errore e mi sono perso un decimino: peccato, la pole è sempre bella, ma sono molto soddisfatto. Quando perdi la prima posizione per così poco ti spiace, ma è un secondo posto per il quale avrei messo la firma. E’ importante perché viene dopo un buon FP4: questa è una delle piste favorite di Lorenzo, dove è sempre andato fortissimo, andare come lui è un buon segno. Siamo rimasti molto concentrati: ieri era difficile, oggi siamo lì. Jorge dice che ho fatto una buona strategia? Diciamo che ero al posto giusto nel momento giusto… Ma è più facile fare le strategie buone quando sei competitivo: la realtà è che abbiamo lavorato al meglio in prova. Adesso manca l’aspetto più importante, la gara: al momento me la posso giocare con lui. Dicono che pioverà, speriamo che sia asciutto», si augura Rossi, evidentemente molto a posto e convinto di potersela giocare con il compagno di squadra.
Così, in Casa Honda ci sono due Yamaha davanti a tutti, con un margine non preventivabile alla vigilia: 0”426 sono davvero tanti. D’accordo, Marc Marquez non è al meglio delle condizioni fisiche, ma il limite più grande sembra la competitività della RC213V: in tutti i turni, Marc è parso molto in difficoltà, in particolare in accelerazione, ma anche in ingresso curva.
«La mano non è male, mi ha dato un po’ di fastidio, è più gonfia di ieri, ma non è un grande problema e domani userò antidolorifici. Stiamo lavorando molto con il set up, fatichiamo più del previsto: le Yamaha sono un passo avanti, al momento lottiamo con le Ducati e con Pedrosa» è la corretta analisi di Marquez, comunque bravissimo a conquistare la prima fila, con un piccolo vantaggio sulle Ducati di Dovizioso e Iannone, entrambi veloci anche sulla distanza. In qualifica, i due Andrea hanno utilizzato entrambi (nelle FP4 lo aveva fatto solo Iannone) due nuove appendici aerodinamiche poste sul cupolino (come la Yamaha vista a Silverstone, o quella del collaudatore Nakasuga in alcuni turni qui), che si aggiungono alle due tradizionali sulla carenatura, per un impianto aerodinamico davvero importante. Dato per scontato che i due piloti Yamaha occuperanno la prima e la seconda posizione, sia Doviziso sia Iannone hanno la possibilità di giocarsi l’ultimo gradino del podio. Sesto Dani Pedrosa: anche lui sta faticando parecchio a controllare la Honda.
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 302.9 | 1'43.790 | |
2 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 303.3 | 1'43.871 | 0.081 / 0.081 |
3 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 306.4 | 1'44.216 | 0.426 / 0.345 |
4 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 309.7 | 1'44.322 | 0.532 / 0.106 |
5 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 312.4 | 1'44.436 | 0.646 / 0.114 |
6 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 308.9 | 1'44.582 | 0.792 / 0.146 |
7 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 296.7 | 1'44.809 | 1.019 / 0.227 |
8 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 302.7 | 1'44.932 | 1.142 / 0.123 |
9 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 304.7 | 1'45.067 | 1.277 / 0.135 |
10 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 300.2 | 1'45.081 | 1.291 / 0.014 |
11 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 301.8 | 1'45.219 | 1.429 / 0.138 |
12 | 45 | Scott REDDING | GBR | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 301.0 | 1'45.333 | 1.543 / 0.114 |
MOTEGI – Jorge Lorenzo chiude al comando le libere, davanti a Dani Pedrosa e Andrea Iannone. Quarto Andrea Dovizioso, ottavo Valentino Rossi, 16esimo Danilo Petrucci.
Pochi giri di pista e il primo, grande dubbio della vigilia viene sciolto: Lorenzo sta bene, la lesione di primo grado alla spalla sinistra, conseguenza di una caduta sabato in allenamento, non dà fastidio al pilota, non gli impedisce di guidare come sa. Come sempre, quindi, basta un giro e Jorge è subito velocissimo, per un dominio mai in dubbio, dalle FP1 alle FP2. Lorenzo, che non ha utilizzato alcun antidolorifico, può spingere anche in frenata e quando rientra ai box, non si tocca mai la spalla sinistra, non evidenzia alcun dolore, non parla con nessuno di eventuali limiti. I tempi sul giro lo confermano: nelle FP1 Lorenzo è nettamente il più veloce (1’45”432, 0”395 più veloce del secondo), nelle FP2 è costantemente il riferimento, anche nel passo e soltanto nel finale, quando molti montano una gomma nuova al posteriore, gli avversari si avvicinano. Ma Jorge rimane il pilota da battere: è la risposta che tutti gli appassionati si aspettavano.
La sfida Lorenzo-Rossi è la stessa degli ultimi GP: Jorge è subito davanti a dettare il ritmo, Valentino cerca la migliore messa a punto della sua M1. Nelle FP1, Rossi chiude al terzo posto (a 0”412), nelle FP2 scende all’ottavo a 0”823. Apparentemente un passo indietro per Valentino, che però nel finale ha continuato con le gomme usate: anche nel passo, però, il campione della Yamaha è al momento costretto a rincorrere il compagno di squadra. Una situazione nota, non certo sorprendente: attenzione, però, perché da domani pomeriggio è annunciata la pioggia.
In Casa Honda, il più veloce è Dani Pedrosa, quinto al mattino e secondo (a 0”128) al pomeriggio, anche lui dopo aver montato una gomma nuova. Che, probabilmente, non ha montato Marc Marquez, solo settimo (in entrambi i turni), in difficoltà fisica: il quinto metacarpo della mano sinistra, rotto settimana scorsa in allenamento e operato a Barcellona, limita il pilota spagnolo, che proprio qui, nel 2014, conquistò il secondo titolo in MotoGP. Marquez, che utilizza anche una manopola speciale per agevolare il movimento della mano sinistra, deve soffrire: per il momento, si prospetta una gara difficile per Marc, che però è capace di ribaltare la situazione in ogni momento.
In Casa Ducati si celebra la buona prestazione di Andrea Iannone, secondo al mattino, terzo al pomeriggio dopo aver montato la gomma extra soffice (banda verde) a sua disposizione.
«Siamo stati costanti, abbiamo modificato l’ammortizzatore posteriore, riesco a guidare più pulito e anche nel pomeriggio abbiamo fatto un passo avanti. Sinceramente mi aspettavo che la gomma super soffice mi desse qualcosa in più: 1’45”0 riuscivo a farlo probabilmente anche con la soffice (banda bianca, NDA), la stessa che usano le “Factory”» è la prima analisi di un Iannone decisamente soddisfatto. Qui Andrea ha vinto in 125 e in Moto2, la Ducati sembra competitiva: c’è la possibilità di fare bene.
Anche per Dovizioso, naturalmente, che qui, con la GP14.2, nel 2014, conquistò la pole position e fu protagonista di una buonissima gara. Con la GP15 sembra più in difficoltà, perché in frenata non riesce a sfruttare tutto il suo potenziale, ma il quarto tempo a 0”328 da Lorenzo e a soli 0”016 dal compagno di squadra, conferma il buon potenziale su questo tracciato.
Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Km/h | Data e ora | Distanza1Prev./st |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 99 | Jorge LORENZO | SPA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 298.8 | 1'44.731 | |
2 | 26 | Dani PEDROSA | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 305.2 | 1'44.859 | 0.128 / 0.128 |
3 | 29 | Andrea IANNONE | ITA | Ducati Team | Ducati | 308.2 | 1'45.043 | 0.312 / 0.184 |
4 | 4 | Andrea DOVIZIOSO | ITA | Ducati Team | Ducati | 309.6 | 1'45.059 | 0.328 / 0.016 |
5 | 38 | Bradley SMITH | GBR | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 304.1 | 1'45.250 | 0.519 / 0.191 |
6 | 41 | Aleix ESPARGARO | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 300.2 | 1'45.348 | 0.617 / 0.098 |
7 | 93 | Marc MARQUEZ | SPA | Repsol Honda Team | Honda | 303.4 | 1'45.492 | 0.761 / 0.144 |
8 | 46 | Valentino ROSSI | ITA | Movistar Yamaha MotoGP | Yamaha | 297.1 | 1'45.554 | 0.823 / 0.062 |
9 | 44 | Pol ESPARGARO | SPA | Monster Yamaha Tech 3 | Yamaha | 301.5 | 1'45.597 | 0.866 / 0.043 |
10 | 8 | Hector BARBERA | SPA | Avintia Racing | Ducati | 305.4 | 1'45.645 | 0.914 / 0.048 |
11 | 35 | Cal CRUTCHLOW | GBR | LCR Honda | Honda | 304.5 | 1'45.846 | 1.115 / 0.201 |
12 | 45 | Scott REDDING | GBR | EG 0,0 Marc VDS | Honda | 299.5 | 1'46.074 | 1.343 / 0.228 |
13 | 25 | Maverick VIÑALES | SPA | Team SUZUKI ECSTAR | Suzuki | 299.3 | 1'46.464 | 1.733 / 0.390 |
14 | 43 | Jack MILLER | AUS | LCR Honda | Honda | 299.5 | 1'46.477 | 1.746 / 0.013 |
15 | 68 | Yonny HERNANDEZ | COL | Octo Pramac Racing | Ducati | 303.7 | 1'46.563 | 1.832 / 0.086 |
16 | 9 | Danilo PETRUCCI | ITA | Octo Pramac Racing | Ducati | 301.5 | 1'46.648 | 1.917 / 0.085 |
17 | 6 | Stefan BRADL | GER | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 295.0 | 1'46.649 | 1.918 / 0.001 |
18 | 72 | Takumi TAKAHASHI | JPN | Team HRC with Nissin | Honda | 299.7 | 1'46.650 | 1.919 / 0.001 |
19 | 50 | Eugene LAVERTY | IRL | Aspar MotoGP Team | Honda | 295.8 | 1'46.770 | 2.039 / 0.120 |
20 | 69 | Nicky HAYDEN | USA | Aspar MotoGP Team | Honda | 292.0 | 1'46.827 | 2.096 / 0.057 |
21 | 63 | Mike DI MEGLIO | FRA | Avintia Racing | Ducati | 299.4 | 1'46.934 | 2.203 / 0.107 |
22 | 19 | Alvaro BAUTISTA | SPA | Aprilia Racing Team Gresini | Aprilia | 298.2 | 1'46.974 | 2.243 / 0.040 |
23 | 21 | Katsuyuki NAKASUGA | JPN | Yamaha Factory Racing Team | Yamaha | 298.4 | 1'47.096 | 2.365 / 0.122 |
24 | 76 | Loris BAZ | FRA | Forward Racing | Yamaha Forward | 292.5 | 1'47.219 | 2.488 / 0.123 |
25 | 24 | Toni ELIAS | SPA | Forward Racing | Yamaha Forward | 300.1 | 1'47.689 | 2.958 / 0.470 |
26 | 15 | Alex DE ANGELIS | RSM | E-Motion IodaRacing Team | ART | 292.1 | 1'48.572 | 3.841 / 0.883 |
27 | 64 | Kousuke AKIYOSHI | JPN | AB Motoracing | Honda | 291.7 | 1'48.769 | 4.038 / 0.197 |