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JEREZ – Un “bigino”, un breve riassunto dei fatti di oggi:
1) Lorenzo-Yamaha insieme anche nel 2016: è ufficiale;
2) Marquez sembra non soffrire troppo per il dito fratturato sabato scorso in allenamento;
3) Tutti erano convinti che la dura posteriore fosse l’opzione giusta, invece pare non si possa usare;
4) La Ducati è competitiva anche qui.
5) Nakamoto e Suppo (numero due esecutivo e Team Principal HRC) hanno confermato che se Pedrosa non dovesse più tornare – ipotesi scongiurata dai due -, il sostituto fino alla fine della stagione sarebbe Hiroshi Aoyama.
Ecco il commento di alcuni protagonisti.
«Per il momento, non ho grandi problemi al dito: mi fa un po’ male in accelerazione e in frenata, ma a centro curva è ok: è possibile guidare abbastanza bene. Per il momento non ho usato antidolorifici e non lo farò nemmeno domani: abbiamo aggiunto la gomma sulla manopola per distribuire la pressione in frenata in maniera differente e avere un po’ di supporto nel movimento. La temperatura ha cambiato completamente la pista tra FP1 e FP2: con la dura sono andato abbastanza bene, ho tenuto un buon ritmo. Per la partenza, solitamente uso quattro dita, oggi ho provato a utilizzarne solo due: domani faremo altre prove».
«Il 2014 è stato per me un anno difficile e anche le prime tre gare non sono andate bene: nonostante questo, la Yamaha mi ha rinnovato la fiducia. Continuare è stata la scelta migliore: mi trovo bene in questo ambiente, ho più o meno sempre avuto una moto per lottare per il titolo e ho sempre detto che il mio sogno è quello di finire la mia carriera in MotoGP con la Yamaha. Per quanto riguarda le prove, ero convinto che la dura posteriore, efficace nel 2014, fosse la scelta migliore. Invece non è così: specie a sinistra scivola molto, mentre con la morbida si va molto meglio. L’inizio è stato sicuramente positivo, ma è solo venerdì».
«Sono molto contento: considerata la nostra velocità in Argentina, mi aspettavo di essere competitivo anche qui, ma ci voleva la conferma. L’abbiamo avuta sia nelle FP1, in condizioni pressoché ideali, sia nelle FP2, molto più difficili per tutti. Sono stato veloce sia con la gomma nuova sia con quella usata, utilizzando due set up differenti che ci hanno permesso di migliorare un po’ la frenata Adesso mancano le rifiniture per essere veloci per 27 giri. Lorenzo rimane in Yamaha: è andata come tutti si aspettavano che andasse».
«Qui io ho sempre fatto un po’ di fatica, ma oggi sono andato abbastanza bene: stiamo lavorando nella giusta direzione. Abbiamo utilizzato due assetti differenti, con aspetti positivi per entrambi: per domani dobbiamo decidere quale utilizzare e poi ce la possiamo giocare con i più forti».