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Le gare interrotte da una bandiera rossa sono da sempre un problema. Senza andare a scomodare le grandi polemiche di alcune gare passate alla storia per... il caos che è regnato dopo l'interruzione come Spa 1989, ogni qualvolta la gara è stata divisa in due tronconi, o anche semplicemente dichiarata conclusa per il raggiungimento della distanza minima regolamentare, qualche discrasia fra la classifica finale e quanto è successo in pista si è sempre riscontrata.
Nella versione più recente del regolamento, se la gara veniva interrotta e conclusa con bandiera rossa, la classifica veniva stilata considerando l'ultimo passaggio sul traguardo compiuto da tutti i piloti. In sostanza, se uno o più piloti erano ancora impegnati nel giro precedente al momento dell'esposizione della bandiera, si considerava come ordine d'arrivo il passaggio precedente sul traguardo, con buona pace di chi aveva guadagnato posizioni da quel momento a quello dell'espozione della bandiera.
Secondo una decisione presa dalla GP Commission a inizio mese, già a partire dal Gran Premio del Qatar, il risultato di una gara che dovesse venire interrotta verrà stabiilito utilizzando due diversi criteri. Per tutti i piloti che hanno tagliato il traguardo al momento dell'esposizione della bandiera si terrà in considerazione il piazzamento in occasione di quel passaggio. I piloti invece ancora impegnati nel giro precedente verranno classificati sulla base della posizione del giro precedente. Le due classifiche saranno quindi combinate per dare vita al risultato definitivo.
Il criterio è meno macchinoso di quanto non sembri, e tutto sommato ci sembra la soluzione migliore applicabile a una condizione comunque anomala: ci saranno piloti comunque potenzialmente penalizzati (di fatto tutti potrebbero aver guadagnato posizioni rispetto all'ultimo passaggio sul traguardo effettuato) ma il numero di "ingiustizie" viene sostanziosamente ridotto rispetto alla normativa precedente.