MotoGP. Le pagelle del GP di Silverstone

MotoGP. Le pagelle del GP di Silverstone
Dieci a Lorenzo, strepitoso; 9 a Marquez, ha commesso un solo errore; 5 a Pedrosa, è lo sconfitto di questo GP; 6,5 a Rossi, tenace; 4 per Dovizioso, che ha rovinato il suo 100esimo GP con una caduta | G. Zamagni, Silverstone
2 settembre 2013

Punti chiave


JORGE LORENZO VOTO 10
Il miglior giro della sua vita in prova, una delle più belle gare della sua carriera: il suo GP della Gran Bretagna è stato semplicemente strepitosa, indimenticabile, praticamente perfetta. Una prova d’orgoglio di un campione che sopperisce con il manico alle mancanze della sua Yamaha. Si parla tanto di elettronica, di moto perfette, di gomme, ecc, ma è ancora una volta il pilota a fare la differenza. Stratosferico.


MARC MARQUEZ 9
Ha fatto un solo errore, nel warm up, che però avrebbe potuto costargli carissimo. Se l’è “cavata” con la lussazione della spalla sinistra, subito sistemata al centro medico, ma è questo, forse, l’unico difetto di un pilota straordinario: in alcune circostanze, prende ancora qualche rischio di troppo. Non in gara, però, dove è quasi sempre perfetto. E con lui, lo spettacolo è praticamente assicurato. Da applausi.


DANI PEDROSA 5
E’ il grande sconfitto di questo GP, soprattutto perché, come a Brno, aveva il passo migliore, ma è riuscito ancora una volta prendere paga, anche dal compagno di squadra con una spalla lussata poche ore prima. La sua prima parte di gara è stata da pelle d’oca, perché recuperare oltre due secondi nella MotoGP attuale è qualcosa di difficilissimo, la seconda parte, però, è stata deprimente. E’ arrivato lì, poi non ha fatto nemmeno un tentativo di sorpasso. Deprimente.

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VALENTINO ROSSI 6,5
Stesso risultato di Brno e Indianapolis, stesso voto, ma è vero, come dice il campione di Tavullia, che questa è stata la migliore prestazione delle tre, perché a Silverstone, in passato, Rossi aveva faticato tanto. Anche per questo, Valentino è fiducioso per il futuro: lui continua a crederci e su questo è ammirevole. Tenace.


ALVARO BAUTISTA 6,5
Ha preso un’altra volta paga da Rossi, forse rallentato nel finale anche dalla gomma morbida posteriore. Sta crescendo, si avvicina, ma deve ancora migliorare.


STEFAN BRADL 6
Sufficienza immeritata, ma che premia i piccoli passi in avanti rispetto alle ultime due gare. Ma Laguna Seca è lontana anni luce.


CAL CRUTCHLOW 4,5
Tre cadute in tre giorni, due moto distrutte, con l’acuto di un giro velocissimo in qualifica (mezzo punto in più per questo): il neo pilota della Ducati sognava un GP di casa ben differente. Si conferma pilota velocissimo, ma anche troppo incline all’errore.


NICKY HAYDEN 5
Sperava molto in questo GP, che l’anno scorso, in qualche modo, l’aveva visto protagonista, ma non si è mai visto davanti. E’ però lui il primo “ducatista” al traguardo.


BRADLEY SMITH 5
Un passo indietro rispetto ai due GP precedenti, perché a Silverstone non è stato veloce nemmeno in prova.


ANDREA IANNONE 4
Purtroppo non è al meglio della condizione fisica, ma i suoi risultati sono piuttosto deludenti.


MICHELE PIRRO 6
E’ il pilota del team Pramac con più punti in classifica, anche se sulla carta di identità, sotto la voce “Professione” ha scritto “Collaudatore”. Cambia Ducati come cambiare una maglietta: inevitabile che non sia troppo efficace.


ANDREA DOVIZIOSO 4
Ha rovinato il 100esimo GP con un errore a due giri dal termine, quando ormai sembrava aver vinto la sfida casalinga con Hayden. Ma le colpe di questo disastro non sono naturalmente sue.


YAMAHA VOTO 7
Senza Lorenzo, la Honda avrebbe fatto primo e secondo: se la M1 è tornata a vincere è soprattutto, per non dire solo merito di Lorenzo.


HONDA 9
La moto perfetta non esiste, ma la RC213V ci va molto vicino.


DUCATI 4
Come a Brno, a Indianapolis, a Laguna Seca, al Sachsenring ecc, ecc. Speriamo che quest’anno serva veramente per costruire una moto dignitosa per il 2014.