MotoGP. Le pagelle del GP di Valencia

MotoGP. Le pagelle del GP di Valencia
Dieci tondo per Marquez e Lorenzo, 4 invece per i rispettivi compagni di squadra. Hayden e Pirro sono tra i pochi promossi di questo GP, male o malissimo tutti gli altri | G. Zamagni, Valencia
11 novembre 2013

Punti chiave


DANI PEDROSA 4
D’accordo, ha preso due sportellate da Lorenzo che avrebbero anche potuto essere sanzionate (secondo il metro di Jorge), ma da Valencia ne esce a pezzi, quasi umiliato dal pilota della Yamaha, che appena veniva superato da Pedrosa lo ripassava immediatamente alla curva successiva, come si fa con l’amico infinitamente più lento di te quando si va a girare in pista per divertimento. E’ un pilota di altissimo livello, ma Lorenzo e Marquez sono un’altra cosa.

 

MARC MARQUEZ 10
La particolare conformazione del circuito ha reso la gara complicata, ma il bambino prodigio non ha perso la testa, è stato calmo di fronte alle (giuste) “provocazioni” del rivale. In prova ha confermato di essere il più veloce, domenica si è limitato a fare il “compitino” per conquistare il massimo obiettivo: un fenomeno da pelle d’oca.

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VALENTINO ROSSI 4
Nonostante Lorenzo andasse a “spasso”, non è riuscito a tenere il “passo”, a inserirsi nella lotta per il podio, a mettere, anche solo per una curva, le sue ruote davanti a quelle di Marquez. Il problema dei maggiori consumi dovuti a peso e altezza è reale – confermato dai tecnici – ma la gara di Rossi è stata comunque da dimenticare. Speriamo che oggi inizi veramente un 2014 più convincente.


ALVARO BAUTISTA 5
Un punto in più perché nelle fasi iniziali ne aveva per passare Marquez, ma ha preferito tenersi lontano dai casini. Nel finale ha rallentato tanto, penalizzato dalla gomma morbida posteriore: lui la dura non riesce proprio a usarla.


STEFAN BRADL 4
Un’altra prestazione mediocre di un pilota che in tutta la stagione ha avuto un solo acuto. La sua moto non è quella di Marquez, ma il confronto con il rivale che sconfisse in Moto2 è deprimente.


JORGE LORENZO VOTO 10
Ancora una volta, ha fatto il massimo, forse ancora di più, perché oltre a vincere ha provato in tutti i modi a tenere unito il gruppo, cercando di innervosire il più possibile il suo rivale. Non c’è riuscito, ma il suo GP rimane strepitoso: un campione straordinario, capace di migliorarsi continuamente.


BRADLEY SMITH 5
Un passo in avanti in prova (sesto), una gara senza infamia, ma anche senza lode.


NICKY HAYDEN 7
Sotto l’aspetto professionale e della voglia di fare sempre il massimo è assolutamente encomiabile. Non sarà un fenomeno, ma fa molto di più di tanti colleghi.


ANDREA DOVIZIOSO 4
Una brutta gara, una gran paga dal compagno di squadra: non è il Dovi di inizio stagione.


MICHELE PIRRO 6
E’ tornato a correre dopo aver fatto di tutto negli ultimi mesi (collaudatore MotoGP, pilota SBK): fa sempre quello che deve fare.


ANDREA IANNONE 4
Un’altra caduta: fino a quel momento non stava facendo malissimo. Fare bene, però, è un’altra cosa.


CAL CRUTCHLOW 4
Lento in prova, male in gara prima di cadere al decimo giro: è veramente il pilota giusto per la Ducati?


YONNY HERNANDEZ 4
E’ stato costretto al ritiro per i postumi della frattura del mignolo della mano destra.