MotoGP. Parla il Dottor Claudio Costa: "Marc Marquez sarà ancora più forte di prima"

MotoGP. Parla il Dottor Claudio Costa: "Marc Marquez sarà ancora più forte di prima"
Felicissimi per il ritorno in pista di Marc, Claudio non ha dubbi: "Le ferite gli daranno energie insperabili, lui non è uomo di mezze misure: può finire sul podio. Gli avversari saranno più consapevoli delle loro forze, ma saranno anche molto preoccupati”
10 aprile 2021

La notizia del ritorno di Marc Marquez fa felici tutti gli appassionati e ancora di più il Dottor Claudio Costa. Per due motivi: perché Claudio ha lavorato tutta la vita per far sì che i piloti tornassero in pista il prima possibile; perché è molto legato al campione spagnolo.

Naviga su Moto.it senza pubblicità
1 euro al mese

"E’ una grande felicità per me, sono innamorato di questo pilota. Ma è una felicità per tutto il motociclismo che ha bisogno di un protagonista di questo livello. Sono contento che i medici abbiano lavorato bene: a dicembre, si era creata una situazione problematica con l’infezione dell’osso e la placca. L’hanno risolta bene e i sei mesi di prognosi potevano anche essere ridotti, come è successo, anche se non di molto. Ma se corre in Portogallo è una buonissima notizia: complimenti ai medici che l’hanno curato".

Dal punto di vista fisico, che Marquez ti aspetti?

"La prima risposta sarebbe: me lo immagino bene. Ma se Marquez è ferito, nel senso che ha addosso le tracce di un’avventura, un dramma sportivo di questo genere, allora me lo immagino ancora più forte, perché da questa ferita troverà tutte le energie insperabili, non conosciute che possono darti ancora più carica".

E dal punto di vista psicologico? Di fatto hai già risposto…

"Me lo immagino forte, perché lui è forte psicologicamente. Questa ferita lunga di mesi, quasi un anno (venerdì 16 aprile, quando tornerà in pista, saranno passati 271 giorni dall’incidente del 19 luglio 2020, n.d.r.), è la ferita dell’eroe: psicologicamente avrà la forza dell’eroe".

E gli altri piloti? Subiranno il ritorno di Marquez?

"Se Marc torna come penso, credo che gli avversari si debbano preoccupare un bel po’, si sentiranno un po’ ridimensionati e ricondotti in confini di maggiore normalità".

Però magari in questo periodo di sua assenza hanno preso un po’ di coraggio, forse sono più consapevoli della propria forza…

"Sicuramente hanno avuto la possibilità di poter espandere la propria forza, prendere più coscienza delle proprie possibilità: credo che Marquez troverà un ambiente più agguerrito".

Secondo te cosa potrà fare domenica in gara?

"Io lo vedo sul podio: Marquez non è un uomo di mezze misure. O è in grado di correre alla grande, oppure torna a casa. Ma credo proprio che non tornerà a casa… C’è anche la voglia di tornare, di rinascere, di conquistare quei luoghi estremi che lui era abituato a sperimentare. Sarà per lui come un’avventura nuova: ricominciare dopo una caduta è psicologicamente una buona spinta, anche se può essere condizionato dalle tremende ferite che hanno segnato il suo corpo. Sarà ancora più forte di prima".