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Pol Espargaró, con la famiglia e come tanti altri suoi colleghi, è attualmente confinato ad Andorra e sta cercando di rispettare puntualmente la routine di allenamento, senza potersi muovere più di tanto. Se non altro, le misure adottate negli ultimi giorni nel principato dei Pirenei sono un po’ più permissive: ora a giorni alterni si può camminare e correre nel raggio di due chilometri da casa.
Il più giovane dei fratelli Espargaró, bandiera della KTM in MotoGP e finora l’unico pilota capace di portare il marchio austriaco sul podio della top class (Valencia 2018, sotto la pioggia) si è fatto sentire in una intervista al quotidiano iberico AS, e ha mosso qualche critica, nemmeno troppo velata, nei confronti di Valentino Rossi e dei suoi fan.
“Valentino – ha dichiarato - è quello che ha conquistato il maggior numero di titoli mondiali tra i piloti attivi. A Marc Márquez manca un solo titolo per raggiungerlo, ma intanto per oggi Rossi rimane il migliore. Penso che Valentino abbia fatto ciò che Angel Nieto ha fatto in Spagna per il nostro sport, ma Rossi a un livello mondiale: ha saputo sollevare entusiasmo in tutto il mondo, e ha reso la MotoGP un marchio popolare dappertutto"
Ma ci sono anche degli aspetti negativi in tutto ciò. Ed evidentemente, secondo Pol, Rossi ha una certa responsabilità.
“Valentino – ha sottolineato Pol - ha fan in tutto il mondo. È stato in grado di incantare la maggior parte delle persone per molti anni. E poi è stato un pioniere e ha inventato il marketing. Così ha raccolto molti fan, ma tra loro anche degli hooligan, il che non è una buona cosa”.
Parole un po’ ambigue, anzi vagamente malevole, e verrebbe da chiedere a Pol come, secondo lui, Valentino avrebbe fatto a selezionare i buoni e i cattivi tra milioni di fan. Ma l’intervistatore non l’ha fatto, spostando invece il discorso su Dorna e sulla gestione dell’emergenza Coronavirus.
“Se ascolti Carmelo Ezpeleta, che è molto convincente, capisci che i nostri problemi personali oggi sono trascurabili. E’ Dorna che ha i problemi più grossi da risolvere, al momento. Noi dobbiamo solo aspettare, sono sicuro che Dorna prenderà le migliori decisioni possibili. Chiaramente, la salute viene prima di tutto, ma le corse ci mancano, e sono sicuro che mancano anche al pubblico che le segue da casa”.