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Capo dell'IRTA, il francese Hervé Poncharal siede nella sala di comando della MotoGP e in più, come manager del team Tech3, affronta tutti i giorni le difficoltà economiche e organizzative di ogni squadra. In una intervista ripresa da Paddock.GP, Poncharal conferma la portata degli aiuti alle squadre e la prontezza di riflessi di Ezpeleta.
“Ciò che si fa oggi nel motociclismo - dichiara - è simile a quanto si fa con le varie nazioni europee: non sono in grado di far fronte economicamente a questa situazione, e allora la BCE le sta aiutando con iniezioni di denaro. Nella MotoGP i Paesi sono le squadre e la BCE è Dorna e Bridge Point. Solo se riusciamo a mantenere in vita le squadre potremo riprendere con l’attività il prima possibile. Lavoriamo insieme per aiutare i team nel modo migliore, in modo che possano mantenere il loro personale, altrimenti il tempo di recupero si allungherebbe. Carmelo Ezpeleta l'ha capito fin dal primo giorno, ed è subito intervenuto. È il primo pompiere che cerca di spegnere questo fuoco, e anche l'unico che ha abbastanza acqua per farlo”.
I punti fermi della ripresa, per Dorna e anche per IRTA, sono chiari.
“Non consideriamo possibile ricominciare da capo solo con la MotoGP. Dobbiamo sempre ricordare che la forza del nostro campionato sta in tutte le tre classi, e Carmelo è il primo a dirlo: Moto3, Moto2 e MotoGP parteciperanno a ogni gara del campionato”.
Il parallelo con la F1 è in un certo senso rassicurante, e serve a sottolineare alcune prospettive.
“MotoGP e F1 fanno esattamente lo stesso lavoro e i problemi sono identici. La cosa più interessante per noi è che la Formula 1 ha intenzione di correre in Austria un mese prima delle moto: perché se loro riusciranno a gestire la situazione, allora anche noi potremo farlo un mese dopo”.
L’intenzione è quella di garantire comunque, nonostante le enormi difficoltà piovute sul globo intero e sul campionato mondiale, lo spettacolo a cui ci siamo abituati.
“Vogliamo assicurare - promette Poncharal - esattamente lo stesso spettacolo. Non vogliamo gare in modalità limitata e non accetteremo compromessi: l'organizzazione potrà essere compressa in tutti i modi possibili, ma lo spettacolo deve rimanere lo stesso”.
Al punto che..
“Se avremo la chance - conclude Poncharal - di organizzare più di una gara sulla stessa pista, magari due gare o addirittura tre, sosterremo questa proposta. Certo non sarà la situazione ideale, ma per ora dobbiamo essere pragmatici: trovassimo quattro circuiti dove la possibilità di correre esiste, questo si tradurrebbe nella possibilità di organizzare otto, o anche dodici gare nella stagione”.