MotoGP. Le prime dichiarazioni dei piloti: tutti aggueriti

MotoGP. Le prime dichiarazioni dei piloti: tutti aggueriti
Sarà perché è la prima gara, sarà perché tutti hanno una gran voglia di moto, sarà perché i piloti forti sono tanti, fatto sta che, per una volta, le dichiarazioni della vigilia sono interessanti e piacevoli | G. Zamagni, Losail
3 aprile 2013

 LOSAIL – Sarà perché è la prima gara della stagione, sarà perché tutti hanno una gran voglia di moto, sarà perché i piloti forti sono davvero tanti, fatto sta che, per una volta, le dichiarazioni della vigilia sono interessanti e piacevoli. A cominciare da quelle di Cal Crutchlow, il più veloce a Jerez e sempre significativo nelle sue analisi.


CAL CRUTCHLOW: “LORENZO E’ MOSTRUOSO”

“A cosa posso ambire? A essere il migliore degli altri (Cal mette un gradino sopra tutti Pedrosa e Lorenzo, NDA), o comunque lì vicino. Personalmente sono pronto per la sfida, anche se la mia Yamaha è tre passi indietro a quella ufficiale: nel 2012, negli ultimi 15 giri avevo il ritmo dei primi, ma faticavo all’inizio ed è lì che devo migliorare. Dall’analisi dei dati, si vede che io e Valentino (Rossi, NDA) guidiamo esattamente alla stessa maniera, mentre Lorenzo fa degli angoli pazzeschi: chiunque prova a fare uguale va per terra. Pedrosa è il favorito, ma Lorenzo non è da meno. Marquez? E’ probabilmente il miglior pilota del mondo, ma gli manca esperienza”.

 

Jorge Lorenzo
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JORGE LORENZO: “PIU’ MOTIVATO CON ROSSI AL MIO FIANCO”

“E’ sempre importante partire bene alla prima gara, perché acquisti fiducia per quelle successive. Quest’anno il livello è alto, non sarà facile finire sempre sul podio come ho fatto nel 2012 quando sono arrivato al traguardo. Qui, in passato, ho sempre fatto bene, ma le statistiche servono a poco: alla prima gara si riparte tutti da zero. Stoner si è ritirato, ma Marquez e Rossi, su una moto a lui più congeniale, vanno forte: siamo in quattro a essere favoriti, ma ci sono altri tre piloti (Crutchlow, Bradl e Bautista, NDA) che saltuariamente potranno inserirsi nella lotta per la vittoria. Avere Valentino al mio fiano è un bene: mi dà ancora più motivazioni. Per quanto riguarda i valori, bisognerà aspettare almeno cinque GP per capire qual è la situazione”.

 


DANIEL PEDROSA: “SEMPRE COMPAGNI FORTI AL MIO FIANCO”

“E’ stata una lunga stagione di test: sono contento che si comincia a correre. Sulla carta sarà una stagione eccitante, sarà importante partire bene. Ho un compagno di squadra forte? Non è un problema, l’ho sempre avuto…”.

 

Marc Marquez
Marc Marquez

MARC MARQUEZ: “SARO’ UN PO’ NERVOSO”

“Domani sarò un po’ nervoso: la MotoGP è differente da tutte le altre categorie, non so nulla di come funziona una gara… Cercherò solo di divertirmi. Fin dai primi test, mi sono trovato molto bene sulla moto, mi aspettavo di fare più fatica, ma a Jerez, su un circuito che conoscevo, ci ho messo un po’ a trovare le giuste linee. Insomma, bisogna crescere un po’ alla volta, senza pressione: nessuno me la mette all’interno della squadra, mentre all’esterno sento che c’è tanta aspettativa. Dovrò essere bravo a concentrarmi solo sul lavoro, senza pensare a vincere la gara, ma, allo stesso tempo, senza nemmeno partire battuti”.

 

ANDREA DOVIZIOSO: “IL PILOTA DEVE INDICARE I PROBLEMI, NON COME RISOLVERLI”.

“Per tutti i ducatisti l’obiettivo è essere il primo pilota Ducati al traguardo: può essere un valore aggiunto. Ma in questi GP, lo scopo principale non è tanto la posizione al traguardo, quanto sviluppare la moto nel miglior modo possibile per tornare competitivi: c’è tantissimo lavoro da fare. Da fuori non si può sapere se negli anni precedenti è stato fatto un lavoro sbagliato: adesso sono cambiate le persone e va fatto con le persone che sono state scelte. Secondo me, fino adesso è stato fatto un buon lavoro per i pochi giorni avuti a disposizione: non si poteva fare di più. Rispetto al passato, i miei obiettivi sono naturalmente cambiati, ma non è una sorpresa, ne ero consapevole quando ho fatto questa scelta: sapevo già che non era alla nostra portata lottare per il podio. Io credo che il pilota debba dire quali sono i problemi, non come risolverli”.
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