MotoGP, Puig: "Alex Márquez, tutto previsto fin dall'inizio"

MotoGP, Puig: "Alex Márquez, tutto previsto fin dall'inizio"
Il Team Principal Honda spiega la strategia che ha portato allo scambio Marquez/Espargaro. Per Crutchlow una sella in Superbike. "Credo che Cal sarà sempre ricordato come un uomo Honda"
14 luglio 2020

La conferma dello scambio fra Espargaro e Marquez al termine del 2020, notizia ufficializzata ieri, ha acceso ancora di più la curiosità su una vicenda a dire poco insolita, anche considerando il contesto di un Mondiale in cui la pandemia mondiale di COVID-19 ha eliminato quasi qualunque certezza. A solo pochi giorni dall'inizio delle gare (e della nostra copertura vi parliamo oggi con Nico e Zam) Alberto Puig, Team Principal HRC, offre però una spiegazione estremamente lineare sugli eventi che hanno portato alla situazione spiegata ieri con il comunicato.

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"L'anno scorso, a Valencia, quando abbiamo scoperto che Jorge Lorenzo voleva ritirarsi, abbiamo dovuto trovare un pilota rapidamente e abbiamo deciso per Alex, perché aveva vinto il titolo in Moto2 - diversamente non gli sarebbe stata data questa possibilità. Abbiamo firmato un contratto di un anno perché al momento era l'unica cosa che potevamo fare: non volevamo interferire con la squadra di Lucio Cecchinello, perché così facendo avremmo destabilizzato la struttura e per noi il team LCR è molto importante, ci aiuta molto. Non era proprio il caso di andarlo a toccare."

Detto questo, Puig è il primo a riconoscere come sia molto difficile per un rookie correre subito per un team ufficiale (anche se la storia di Marc Márquez suggerirebbe il contrario, quest'ultimo non è esattamente un pilota come gli altri...) e che allo stesso tempo una squadra come il team interno HRC con ogni probabilità possa fare meglio con un pilota più esperto.

"Sapevamo bene come per un rookie il team Repsol Honda potrebbe non essere sempre il posto migliore per iniziare in classe regina, è sicuramente meglio fare un po' di esperienza in un team satellite. Guarderemo con interesse ad Alex per il futuro, ma crediamo allo stesso tempo che sia meglio liberarlo dalla pressione che subirebbe sicuramente con noi dopo la stagione di debutto. E poi il fatto di correre con un pilota come Marc Márquez a fianco, che sia tuo fratello o meno, è difficile per chiunque. Vogliamo comunque seguirlo molto da vicino, perché è un pilota che ci interessa, ma allo stesso tempo inseriremo nel team un pilota più esperto come Pol Espargaró."

E Crutchlow? Cal è da sempre considerato un pilota di riferimento per HRC, che attraverso Puig, ma anche il numero uno Nomura non ha mai fatto mistero di appoggiarsi all'inglese per avere un contributo importante allo sviluppo della moto. E tuttavia, dopo cinque anni di militanza nel team LCR, Cal si trova senza una sella. Almeno in classe regina...

"Cal è un pilota che ha dato molto alla Honda: vittorie, podi e tanti punti. Ci ha aiutato a vincere il titolo costruttori, ma soprattutto a sviluppare la moto perché ha tanta esperienza. Purtroppo non abbiamo abbastanza moto per tutti i piloti che vorremmo tenere, e abbiamo dovuto prendere questa decisione. Ma credo che Cal sarà sempre ricordato come un pilota Honda, uno che ha fatto molto per noi"

Ma la MotoGP non è l'unica attività in cui Honda potrebbe aver bisogno di Crutchlow: il Mondiale Superbike è attualmente nel mirino della Honda con priorità molto elevata. Con la nuova Fireblade CBR 1000RR-R, a Tokyo hanno deciso di rientrare ufficialmente nel Mondiale (da dove mancavano dal 2002, anno in cui finì la carriera la VTR/SP, guarda caso progettata da Nomura...) a dimostrazione di quanto sia importante nei loro programmi riconquistare il titolo. Per Crutchlow, che viene proprio dal Mondiale delle derivate di serie - dove ha vinto un titolo in Supersport - sarebbe un ritorno alle origini. O un passo indietro, a seconda di come la si voglia vedere.

"Honda ha un team nel Mondiale Superbike, e per lui ci sarà sempre una sella se volesse contemplare questa possibilità. Abbiamo una moto nuova, con cui vogliamo conquistare il titolo in un futuro molto vicino..."

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